MotoGP Valencia. Tripletta Ducati e vittoria di Bagnaia nel giorno di Valentino Rossi: addio col decimo posto

MotoGp, Gp di Valencia, giornata  storica. Da cineteca. L’ultima tappa MotoGP si trasforma in una grande festa italiana.

Trionfo di Bagnaia, tre Ducati sul podio, show di Valentino Rossi al passo d’addio. In una cornice di pubblico degna del sambodromo di Rio. Cori, striscioni, cuori gialli nel vento, fumogeni (gialli, ovviamente).

E poi cori, fuochi artificiali, abbracci in pista, delirio nel box rosso, sorrisi a pioggia, i baci di Francesca. E tanti video messaggi al MotoGp.

Dal Brasile (Verstappen, Hamilton, Ronaldo il “fenomeno”), dagli Stati Uniti (Tom Cruise), dall’Italia (Tomba, Pirlo, Buffon).  Valentino regala sorrisi birichini, saluti per tutti, impennate con la Yamaha Petronas, pacche speciali ai  meccanici.

Ruba la scena anche alla Ducati trionfante che applaude con grande trasporto. Ma applaudono anche tutti gli avversari. Il neo campione del mondo Quartararo risale sulla sua Yamaha con una maxi bandiera per ringraziare il mito cui deve molto. Valentino infine si concede per una foto di gruppo con il suo entourage rigorosamente in giallo. Chiude il cantore Guido Meda: “Rossi c’è e ci sarà sempre“.

Valentino Rossi contento del decimo posto

Valentino alle 16.10 si concede ai microfoni di Sky Sport: “Sono contento soprattutto per il decimo posto. Contento di stare con i migliori piloti, di esser andato forte. Per cinque o sei anni a venire dirò con orgoglio di essere arrivato decimo nell’ultima gara dellla carriera. Questa festa? Bellissima. Mi sa che mi ritiro anche l’anno  prossimo. Perché non ho fatto l’impennata al traguardo? Ma perché avevo Morbidelli a 2-3 decimi e non volevo che mi superasse “. E poi con la consueta schiettezza : “:Smettere era una scusa per fare casino “.

E la gara? Dominio Ducati. Bagnaia primo limpidamente. Corsa perfetta. Un trionfo. Alle spalle di Pecco Martin secondo, Miller terzo, Quarto Mir e quinto Quartararo. Seguono nell’ordine, Zarco, Binder, Bastianini, A.Espargaro, Rossi. Poi Morbidelli e Dovizioso. Cinque Ducati nei primi dieci posti.

Una marea gialla per la grande festa del MotoGp

Tifosi da tutta Europa. Voli da Parigi, Amsterdam, Stocccarda. E dall’Italia, naturalmente. Numeri  46 a gogo, macchie di giallo ovunque. Valencia  come Misano tre settimane fa. Come le strade di Tavullia. “ Un giorno da vivere senza limiti “ aveva detto sabato Valentino. E così è stato. Tanti gli omaggi, ma forse il più bello è stato fargli trovare le sue nove moto mondiali dentro il paddock. L’ha detto anche mamma Stefania che a marzo diventerà nonna . Una ragazza gli ha scritto:   “ Vale, tu sei stato la mia domenica“. Meglio di Jovanotti.

Le gag famose di Valentino Rossi: dalla bambola gonfiabile alla Polleria Osvaldo

Valentino è stato anche un campione di gag, travestimenti, parrucche, magliette improbabili. Famosa la patacca dello sponsor fasullo  presentato nel 1998 a Barcellona. Lo sponsor, inventato al bar con gli amici e che sali’ in moto con lui, era la “ Polleria Osvaldo” di Tavullia. Naturalmente inesistente. Hanno abboccato tutti. Giornalisti in testa.

I record del Dottore più citati dai tifosi in Spagna

Tre in particolare: 1) Il campione più longevo di sempre in MotoGP ( 30 anni, 8 mesi, 23 giorni); 2) Primo della storia a raggiungere 400 gare nella classe regina con 89 vittorie e  199 podi; 3) Record di stagioni consecutive in top class ( 22 anni). Un mito.  Senza dimenticare, aggiungiamo noi, i nove titoli iridati in quattro classi divers (  125, 250, 500, MotoGP ). Con 4 team: Aprilia,Honda, Yamaha e Ducati. Protagonista dal 1995.

Poker Ducati al via del MotoGp

Griglia di partenza tutta italiana con le tre Rosse di Borgo Panigale in prima fila proprio nel Rossi day ( Martin,mMiller ). E alle spalle la Ducati Pramac  di Zarco stretto da due Suzuki ( Mir quarto poi caduto al settimo Giro e Oliveira (Ktm) e P.Espargaro (Honda).

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