Telecamere e targhe auto, allarme: “Migliaia di automobilisti innocenti a rischio”

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Telecamere e targhe auto, allarme: “Migliaia di automobilisti innocenti a rischio”

LONDRA – Le telecamere intelligenti che “spiano” le targhe staneranno pure i furbetti, ma possono trasformarsi in incubo. Nel Regno Unito ne “leggono” erroneamente 1,2 milioni al giorno: il che significa che innocenti automobilisti potrebbero ritrovarsi coinvolti in un’indagine della polizia, mentre criminali e terroristi passarla liscia, scrive il Daily Mail.

Un report bomba della vigilanza del Regno Unito mette in guardia sui problemi che potrebbero scatenare le telecamere, anche se responsabili di alto livello insistono che siano importanti per la prevenzione e la risoluzione di gravi crimini.

Nel Regno Unito circa 9.000 telecamere fotografano fino a 40 milioni di targhe al giorno ma Tony Porter, commissario indipendente per la videosorveglianza, ha affermato che un 3% stimato potrebbe essere “travisato”. Il che farebbe rischiare arresti ingiusti e ingiuste azioni legali e la perdita di entrate da multe e tasse sui veicoli, ha detto Porter che invita il governo a elaborare nuove leggi per stabilire standard minimi per le telecamere di videosorveglianza così che siano al sicuro da attacchi informatici.

Porter ha inoltre sostenuto che dovrebbe esserci un giro di vite sulle regole per quanto riguarda chi produce le targhe così da eliminare i fornitori che le progettano per “eludere il sistema”.  Posizionando, ad esempio, una vite tra due numeri “1”, potrebbe trasformarsi in una “H”: in questo modo i criminali ingannano le telecamere e sfuggono alla cattura.

Questa tecnologia è anche installata sui veicoli della polizia e viene utilizzata per trovare auto rubate o sprovviste di assicurazione.  Ogni volta che un veicolo passa davanti alla telecamera, scatta una foto della targa, della parte anteriore dell’auto, compreso il volto del guidatore.

La polizia afferma che questo permette di rintracciare criminali e terroristi in tempo reale mentre sono alla guida. Ma i sostenitori della privacy polemizzano poiché il sistema, che consente agli agenti di accedere a un’enormità di dati nell’arco di due anni, è invasivo.

I dati possono anche essere consultati dai dipartimenti governativi e dalla Motorizzazione per rintracciare chi bara sul bollo ed emettere delle multe. Silkie Carlo, direttrice del gruppo per la privacy Big Brother Watch, ha dichiarato: “La videosorveglianza è oltraggiosa e rende i cittadini britannici tra i più spiati nel mondo democratico. I costi pubblici enormi sono un esempio dello stato di sorveglianza in continua espansione e deve finire”.

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