Ves, il clone cinese della Vespa bandito in Italia. Storica sentenza a Torino

TORINO – Vietata la vendita in Italia di Ves, il clone cinese della Vespa. Lo ha stabilito una sentenza emessa dal Tribunale di Torino che giunge proprio a pochi giorni di distanza dalle minacce del presidente Usa Donald Trump di imporre dazi commerciali su alcuni prodotti europei, tra i quali la mitica moto Piaggio. Per i giudici torinesi la Vespa è un simbolo del design made in Italy che continua ad essere riconosciuto in tutto il mondo e come tale va tutelato. Le due ruote che hanno rimesso in moto l’Italia del Dopoguerra e divenute sinonimo della Dolce Vita sono inimitabili.

Proprio sulla sua inconfondibili forma i giudici di Torino hanno fondato le loro valutazioni: è un’opera di design industriale tutelata dalla legge sul diritto d’autore e nessun clone può essere commercializzato in Italia. Il gruppo italiano ha accolto con favore la notizia della sentenza, che “conclude positivamente una vicenda cominciata al salone Eicma nel 2013”. La decisione del Tribunale di Torino è stata depositata giovedì 6 aprile al termine di una causa civile che si è tenuta davanti al collegio della sezione specializzata in materia di impresa, presieduto da Silvia Vitrò. Una causa che era scaturita da un procedimento d’urgenza avviato dalla Piaggio, rappresentata dal professore Giuseppe Sena e dall’avvocato Vincenzo Urso dello studio legale Sena e Tarchini, contro la cinese Zhejiang Zhongneng Industry Group, che produce un modello chiamato Ves che anche nel nome, dunque, ricorda la Vespa.

E’ stata, a sua volta, l’azienda cinese ad agire contro Piaggio per chiedere, in sostanza, che venisse accertato che il loro scooter non fosse un tarocco, ma il gruppo italiano, per tutta risposta, ha fatto valere in prima battuta il diritto di forma su un modello specifico, la Vespa LX del 2005, e poi anche su tutte le linee prodotte dal 1948 fino ad oggi. Così i giudici hanno stabilito che la forma della Vespa è un’opera che rientra nelle tutele dell’articolo 2 (comma 10) della legge sul diritto d’autore. Una norma che protegge le “opere del disegno industriale che presentino di per sé carattere creativo e valore artistico”.

Malgrado la Vespa sia di per sé così riconoscibile e senza pari, nei suoi 70 anni di vita nessun Tribunale aveva mai stabilito che si tratta di un’opera che va protetta dalle imitazioni. Il Tribunale torinese ha vietato, dunque, alla società cinese di commercializzare Ves in Italia. I giudici, infine, si sono anche espressi sul modello del 2005 della Piaggio che è stato riconosciuto come un valido marchio di “forma tridimensionale“.

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