99 Posse, il cantante Zulu contro le Iene: “E’ sciacallaggio”

di redazione Blitz
Pubblicato il 27 Gennaio 2015 - 14:07 OLTRE 6 MESI FA
La Iena Francesca cerca Zulu dei 99 Posse. Lui su Facebook: "E' sciacallaggio"

Il cantante dei 99 Posse

ROMA –  Aggirato l’ostacolo Galimberti, il sindaco di Cremona che voleva vietare il concerto dei 99 Posse nella sua città (poi autorizzato dalla Questura) la band napoletana torna a far polemica su Facebook. A suscitare l’ira del cantante Zulu è stata la Iena Francesca che per tutto il pomeriggio di lunedì ha provato a contattarlo spacciandosi per un’addetta della Pro loco di Caserta, chiedendogli insistentemente un incontro. Peccato però che si sia tradita per via del suo accento milanese: tanto è bastato al frontman per gridare allo “sciacallaggio giornalistico”

Questo il post apparso sulla bacheca Facebook di Zulu e condiviso anche sulla pagina della band:

“Al termine di una giornata surreale trascorsa al telefono a rilasciare interviste mentre torno da Treviso, non solo scopro che “la notizia” è un nostro post su Facebook e non Emilio in pericolo di vita, perché sprangato da un branco di fascisti, ma arriva anche la ciliegina perfetta per la torta di merda dello sciacallaggio giornalistico. A un compagno del nostro management che viaggia con me, arriva la telefonata di una sedicente Francesca della “Pro loco di Caserta” (ma dall’accento milanese) che insiste per avere il mio numero perché deve parlarmi con urgenza “di una questione personale”. Rosario sente puzza di bruciato e non glielo dà. Poi mette giù, mi spiega la cosa e incuriositi decidiamo di richiamarla. Anche con me continua con i toni misteriosi della telefonata precedente e insiste per incontrarmi di persona.

Alla fine della storia, quando io già immaginavo una vicenda drammatica, con qualche persona scomparsa di mezzo, si svela l’arcano: Rosario riceve un sms da un amico giornalista che lo informa che una tale Francesca delle Iene ci sta cercando. Inutile dirvi che il numero è lo stesso della tizia con la quale sto parlando al telefono. In pratica, ho rischiato di ritrovarmi questi personaggi sull’uscio di casa mia, dove cresce mio figlio, per trasformare con l’inganno una tragedia come quella di Emilio e di Cremona, in una burla da due lire della peggiore tv spazzatura. Non avrei potuto concludere in maniera peggiore il mio viaggio”.