ROMA – Gli Ac/Dc hanno rinviato le 10 rimanenti date americane del loro tour mondiale Rock or Bust, a causa del rischio della perdita dell’udito del cantante Brian Johnson. La storica hard-rock band australiana spiega sul suo sito web che “i medici hanno consigliato” al cantante di ‘Back in Black‘ “di fermare immediatamente il tour perché rischia la perdita totale dell’udito”. I concerti previsti da giovedì (Atlanta) al 4 aprile (New York) verranno recuperati entro la fine dell’anno, spiega il comunicato degli Ac/Dc. Al momento la band ha 12 date programmate in Europa (l’Italia per ora non compare) tra il 7 maggio e il 12 giugno.
Per lo storico gruppo hard rock australiano si tratta solo dell’ultima disavventura, dopo il ritiro dalle scene del fondatore ed ex chitarrista Malcolm Young, colpito da demenza nel 2014 (oggi vive in una struttura di assistenza in Australia) e l’arresto dell’ex batterista Phil Rudd, accusato di omicidio, minacce e abuso di droga, e in seguito allontanato dalla band.
Scrive Barbara Caserta su Radio Lombardia:
Insospettito da una serie di preoccupanti mal di testa e da un martellante acufene perenne che non gli dava tregua dall’inizio del tour, Brian ha deciso di sottoporsi ai controlli di un’equipe di specialisti. I medici, dopo una serie di approfondite analisi audiometriche, mirate ai chiari sintomi del cantante, hanno ordinato a Brian di sospendere immediatamente l’attività live o rischierà problemi seri, che potrebbero portarlo addirittura alla sordità totale permanente.
A quanto pare Johnson sarebbe già completamente sordo da un orecchio, il sinistro, mentre dal destro avrebbe perso fino al 70% dell’udito… e tutto questo solo a causa della scarica imponente di decibel cui si è sottoposto in 35 anni di concerti a tutto volume? No!
Brian lo scorso anno aveva rilasciato le seguenti scottanti (o meglio, nella fattispecie dovremmo definirle roboanti) dichiarazioni ad Howard Stern durante un’intervista radiofonica… “Ho perso l’udito all’orecchio sinistro a causa della mia forte passione per i motori: ho il brutto vizio di non indossare i tappi nelle orecchie sotto il casco durante le corse… E’ pazzesco: suono da decenni con una delle band più rumorose di sempre eppure questa storia non ha nulla a che fare con la musica”. E aggiunse anche il racconto di un aneddoto in particolare: “Un giorno, sceso dall’auto, ho provato un forte senso di vertigini, tolgo il casco e mi usciva sangue a frotte dall’orecchio…Timpano rotto, cazzo! Da allora convivo con un fischio continuo nell’orecchio, molte persone ne soffrono, è fastidioso, ma già dopo una settimana ci fai l’abitudine, e quasi non ci fai più caso… Da allora sul palco nei miei In-Ear Monitor scelgo di mettere solo lo stretto necessario: la chitarra di Angus resta il mio riferimento principale ma ad un volume di ascolto da cd”.