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AC/DC, Phil Rudd in Tribunale: violati domiciliari per consumare alcool

di Emiliano Condò |20 Luglio 2015 9:28

AC/DC, Phil Rudd in Tribunale: violati domiciliari per consumare alcool

SYDNEY – L’ex batterista della rock band AC/DC, Phil Rudd, è comparso nuovamente in tribunale in Nuova Zelanda per aver consumato alcool in violazione della condanna a otto mesi di detenzione domiciliare, cui è stato condannato in aprile per minacce di morte, possesso di metanfetamina e marijuana.

Rudd, 61 anni, è stato arrestato sabato e detenuto fino all’udienza di oggi 20 luglio, quando è stato rilasciato su cauzione. Dovrà comparire davanti al tribunale distrettuale di Tauranga fra due settimane.

Come parte della sentenza di detenzione domiciliare Rudd viene monitorato elettronicamente, ha il divieto di consumare alcool, deve sottoporsi regolarmente a test di alcool e droghe e completare un programma di riabilitazione.

La detenzione domiciliare è la punizione più appropriata, ha detto il giudice Thomas Ingram nell’emettere la sentenza, ma ha avvertito Rudd che sarà strettamene monitorato e che se saranno trovate tracce di droghe o di alcool nel suo sistema “il carcere sarà la prossima tappa”. “Garantisco in modo assoluto che è lì che lei finirà. Le tentazioni dello stile di vita da rock star sono state causa della sua rovina”, ha aggiunto.

Rudd vive in Nuova Zelanda da quando è stato estromesso dalla band nel 1983. Vi è rientrato nel 1994 ma è rimasto in Nuova Zelanda dove è proprietario di un ristorante. AC/DC lo ha sostituito con Chris Slade nell’attuale tour mondiale, che include due concerti in Nuova Zelanda verso fine anno.

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