Se sei grassa ti tirano le pietre, se dimagrisci ti tirano le pietre. Se poi sei bianca e sfoggi un’acconciatura afro, non ne parliamo.
Povera Adele, rasta per un giorno, Adele la cantante inglese ormai più famosa per le oscillazioni della sua forma fisica che per le canzoni e la splendida voce.
Adele rasta su Instagram in omaggio al carnevale di Notting Hill
Nel suo ultimo post su Instagram ha osato postare una foto in cui sfoggiava un bikini con i colori della Giamaica e delle treccine bantu, alla maniera delle donne africane.
Voleva omaggiare la sua città, Londra, in occasione del tradizionale Carnevale giamaicano di Notting Hill. Evento che, purtroppo, per i motivi che sappiamo, quest’anno salta un giro.
L’occhiuto censore collettivo in servizio permanente sui social s’è mobilitato immediatamente. Stavolta l’accusa è niente meno che quella di “appropriazione culturale”.
Risibile se si pensa a origine e scopi della manifestazione, pensata e vissuta per unire, integrare etc etc…
Che poi qualcosa di ragionevole sulle treccine afro poteva essere ugualmente detto e commentato senza necessariamente mettere sul banco degli imputati Adele.
In sostanza il nocciolo della questione è questo: se sei nera e ti pettini da nera vieni invitata, a scuola o in ufficio, a darti un contegno diverso, se sei bianca e giochi a fare la rasta woman sei alla moda.
Fichissima, trendy. Un doppio registro, un doppio standard che nemmeno nasconde il fondo di pregiudizio razziale.
Ma Adele cosa c’entra? (fonte Instagram)