ROMA – Urlano, spesso con disgusto, spaccano schermi, tastiere e… spopolano su YouTube. Sono gli “Arcade Boyz”, “Fada” e “Barlow”, e da due anni sono molto popolari su YouTube e nel mondo del rap per le loro reaction. Già. Ma cosa sono le reaction? Le reaction, per chi non vive nel magico mondo di YouTube, sono dei video in cui si registrano le prime impressioni all’ascolto di una canzone o di un album. O almeno così ho capito. E “Fada” e “Barlow” in questi due anni hanno commentato, a loro modo, il meglio e il peggio della musica rap e trap.
Oltre 220.000 iscritti e più di 57 milioni di visualizzazioni ai vostri video. Com’è nata l’idea del canale? “Allora – spiega “Fada” – c’è una prefazione da fare: io e ‘Barlow’ abbiamo rispettivamente 35 e 30 anni. Abbiamo iniziato due anni fa. Quindi io avevo 33 anni e ‘Barlow’ 28. Un’età in cui uno non penserebbe mai di diventare YouTuber. Ho un negozio di computer e due anni fa ‘Barlow’ per varie vicissitudini è rimasto senza casa. Per non dormire in mezzo a una strada o in stazione io gli dissi di venire a dormire da me la notte. E cosi ‘Barlow’ iniziò a dormire nel magazzino del mio negozio”. “C’era un ragazzo – racconta “Barlow” – che faceva le ‘rap reaction’ e cercava una location. ‘Fada’ si mise a disposizione e così iniziammo a girare i primi video. Poi abbiamo visto che andava bene e ci siamo messi in proprio. Quindi insomma: lo ha voluto il destino”.
Ho visto che a Verona avete partecipato a un evento contro il bullismo. Vi seguono tanti giovani e tanti giovanissimi. Sentite questa responsabilità? “E’ stato il primo evento ma non sarà l’ultimo – racconta “Barlow” – Ci hanno già richiamato per altri eventi, sempre contro il bullismo. Noi quando ci siamo accorti che il pubblico del rap, e di conseguenza anche il nostro, era cambiato ed era diventato giovanissimo, per prima cosa abbiamo limato l’approccio. Lo abbiamo limato perché all’inizio eravamo più estremi. Con un umorismo spiccio. Quando ci siamo accorti che tanti ragazzi ci seguivano abbiamo sentito la responsabilità morale di quello che dicevamo. Quindi abbiamo cercato di trasformarci in fratelli maggiori verso i nostri fan più piccoli e di provare a dare una chiave di lettura musicale ai ragazzi. Altrimenti questi ragazzini rischiavano di idolatrare le cose sbagliate della musica rap”.
Cosa ne pensate di tutto quello che è successo ad Ancona. In questi giorni in molti stanno criticando i testi di Sfera Ebbasta e della trap in generale. Qual è la vostra opinione? “Chi critica ha aspettato la tragedia – dice “Barlow” – Perché da due anni a questa parte molti di questi trapper venivano invitati in trasmissione e venivano esaltati come i principi del pop. E tutti facevano finta di non sapere cosa dicessero nei testi. Noi sono due anni che diciamo: ascoltate la musica ma non emulate gli aspetti negativi dei testi. Aspetti che tante volte vengono usati solo per fare la rima. Ora invece tutti si dicono sorpresi e tutti si stanno organizzando per una caccia alle streghe”.
“La critica – continua “Barlow” – andrebbe fatta prima di tutto per tempo e poi a ragion veduta. Noi speriamo di essere invitati in qualche trasmissione per parlarne”.
Lo psichiatra Paolo Crepet è stato molto duro con Sfera Ebbasta e con il mondo della musica trap. Intervistato alla trasmissione “Circo Massimo”, Crepet ha detto: “Io sono uno scrittore, e se io scrivessi per i ragazzi ciò che i trapper scrivono nelle loro canzoni, riceverei come minimo una telefonata dall’avvocatura o dalla mia casa editrice e mi direbbero che queste cose non si possono scrivere. Dovrebbero farlo anche le case discografiche. Perché loro no e io sì? Perché io non posso citare il nome commerciale di nulla e loro tutti i nomi commerciali di tutto l’alcool del mondo?”. “Da che mondo è mondo – dice “Fada” – la censura è la cosa più sbagliata del mondo. Non si può censurare il rap. Il rap nasce come musica di protesta”. “Io – spiega “Barlow” – credo che quello che ha detto Crepet sia gravissimo. I nazisti censuravano i libri”. “Altrimenti – continua “Fada” – avrebbero dovuto censurare anche De Andrè, Guccini o Vasco Rossi”.
Ad Ancona è stato usato lo spray al peperoncino. Nei giorni successivi lo spray è stato usato anche in una scuola di Pavia e una di Cremona. C’è un rischio di emulazione? “Sono due anni – dice “Fada” – che parliamo del rischio emulazione. Non abbiamo mai affrontato nei nostri video il problema dello spray al peperoncino proprio per evitare proprio il problema dell’emulazione”. “In qualche reaction – ora è “Barlow” a parlare – abbiamo raccontato dei ragazzini annoiati che magari il sabato non hanno nulla da fare e che per divertirsi cercano di fare ‘una malandrinata’. Questi ragazzi andrebbero… appesi per le orecchie. E i primi a farlo dovrebbero essere i genitori. Ad alcuni ragazzi servirebbe la Naja. E poi c’è da dire che ormai non c’è più dialogo nella famiglie”.
Torniamo a parlare del vostro canale. Qual è la reaction dove vi siete divertiti di più? “Quella dove ci siamo divertiti di più proprio mentre giravamo il video – risponde “Fada” – è stata la reaction a una canzone di ‘GionnyScandal’. Stavamo rischiando di vomitare. Invece quella dove mi sono divertito di più a montare il video è stata quella di ‘FishBall'”.’ “Invece la più divertente da rivedere – continua “Fada” – è quella intitolata “Cose a caso” sulla canzone ‘Davide’ di ‘Gemitaiz’ con ‘Coez’. E’ stata la più divertente perché durante il video abbiamo parlato di tutto tranne che della canzone. Abbiamo proprio svalvolato”. “Poi in fondo – spiega “Fada” – se ci divertiamo noi si divertono anche gli altri”.
Qual è stata la prima reaction? “Le prime – rispondono – sono state ‘GionnyScandal’, ‘Il Pagante’, ‘Lazza’ e ‘De Palma’”. Quante cose sono cambiate dalla prima reaction ad oggi? “Chi segue il canale – racconta “Barlow” – non può non aver visto una crescita professionale, di approccio, di luci, di montaggio, di regia e di programmazione. Facciamo il lavoro di dieci persone in due. Ci credo… che siamo ingrassati”. “No – replica “Fada” – è che ci piace mangiare”.
Quali sono le canzoni che vi sono piaciute di più nel 2018? E’ il turno di “Barlow”: “Tante. Ci sono stati tanti bei dischi passati in sordina. L’ultimo disco di ‘Jamil’, poi ‘Luchè’, ’16 Barre’, ‘Murubutu‘, ‘Capo P…’ No, ‘Caparezza’. E anche ‘Danti’… ‘Danti’ è il futuro”. Videoclip più belli? “Sicuramente ‘Salmo’ – dice “Fada” – Ogni video di ‘Salmo’ è stato esagerato”. Tocca a “Barlow”: “Tra quelli autoprodotti sicuramente ci metto ‘Red Sky’. Video sempre molto futuristici e concettuali. E’ un ragazzo di cui abbiamo parlato due, tre volte”. E poi aggiunge: “Ah c’è quello di ‘Jake La Furia’… uhm…”. Ma qui scoppiano a ridere.
Le canzoni più brutte per voi? Qui forse devo iniziare a censurare un po’… “Barlow” non ha dubbi: “‘DrefGold’, ‘DrefGold’ e… ‘DrefGold’. Ah poi ‘DrefGold’. E ‘LowLow’. Lì tutta la discografia. Poi anche quella… (e qui inizia la censura, ndr) ‘Chadia Rodriguez'”. “No guarda – dice “Fada” – la ‘Rodriguez’ la possiamo salvare. Io direi ‘Elettra Lamborghini’. Tra lei e ‘Chadia Rodriguez’, io preferisco la ‘Rodriguez'”. Qui all’improvviso “Fada” apre il dibattito: “Anzi sai qual è la peggiore? ‘Martina Attili’ con ‘Cherofobia’”. “Barlow” prova a fare ordine: “Allora stiliamo la classifica dei… (e anche qui continua la censura, ndr) peggiori secondo noi: ‘Drefgold’, ‘LowLow’ e Martina…”. “Barlow” allora cerca di rimediare: “Senti allora facciamo così. La ‘Rodriguez’ e la ‘Lamborghini’ meglio se non le scrivi. Diciamo ‘Martina Attili’. Altrimenti poi… ci sparano i gangster”.
Ma allora come vi spiegate il successo di Martina Attili? “Barlow” è sintetico: “E ci credo.. piange…”. “La tecnica è questa – dice “Fada” – metti una sedicenne che suona il pianoforte e che… copia ‘Low Low’ e ‘Ultimo’”. . “D’altronde – continua “Fada” – ‘Ultimo’ e ‘LowLow’ sono gli artisti più commerciali. ‘Ultimo’ ha anche vinto Sanremo”. “Esatto – dice “Barlow” – sono i più commerciali per quel range di pubblico di… sedicenni”.
I video più brutti? Risponde per primo “Barlow”: “I più brutti? Sicuramente i miei. Credo ‘Ninjate 2’. E poi tutti quelli di ‘Basile’ dove c’è un bacio lesbo. Quando non sai cosa fare… c’è sempre un bacio lesbo”. “Fada” ci pensa su: “Allora il più brutto…”. “Barlow” allora prende coraggio: “No, senti. Allora ‘Spezzacuori’ della ‘Dark Polo Gang'”. Sicuri? “Sì” rispondono in coro”.
Testi più belli e più brutti. La risposta di “Barlow” è scontata: “La canzone con il testo più brutto? Direi… ‘DrefGold'”. “Invece – spiega “Fada” – una delle canzoni con il testo più bello per me è ‘Sangue di drago’ di ‘Rancore'”. Per “Barlow” invece i testi più belli sono quelli di “‘Luché’, ‘Murubutu’, ‘Salmo’ e… anche ‘Jamil’. “E poi – continua – devo ammettere che ‘Sangue di drago’ piace molto anche a me”. “Fada” alla fine si convince e confessa che la canzone con il testo più bello del 2018 per lui è ‘Cabriolet’ di ‘Salmo’ con ‘Sfera Ebbasta’: “Il testo di quella canzone secondo me è sottovalutato”. Ma qua “Fada” viene castigato da “Barlow”: “Perché ‘Fada’ invecchia e inizia a rincoglionirsi… prossima domanda!”.
Cos’è successo con “Gemitaiz”? In un video vi ha detto: “Siete due falliti con una webcam…”. Qua “Barlow” sfoggia, a sorpresa, il romanesco: “C’ha più follower de me e io rosico…” “Io aspetto il giorno che Cristina D’Avena – continua “Barlow”, ma non in romanesco – disserà Gemitaiz dicendo: ‘Ho fatto più dischi di te!'”. “Fada” è più diplomatico: “No comunque a parte gli scherzi. ‘Gemitaiz’ non ha fatto niente a noi. E poi chi se ne…”. Censura. Ci sarebbe anche un’altra risposta di “Barlow”. Ma… andiamo avanti.
E invece cos’è successo con “LowLow”? Barlow taglia corto: “No comment. Non posso dire nulla. Non ho ancora le prove…”. E anche qui forse è meglio non indagare. In quanti si sono lamentati per le vostre reaction? “All’inizio tutti – spiega “Fada” – Adesso ci temono perché sanno che stiamo facendo tanti numeri. Hanno capito che noi diamo la possibilità di dare una chiave di lettura diversa al pubblico. Magari poi gli artisti ci dicono che non gli piacciono le nostre reaction ma in privato ce la chiedono. Noi però non facciamo favoritismi”. “All’inizio ci odiavano tutti e adesso ci accettano – continua “Barlow” – Ora in molti ci mandano in anteprima la canzone o il disco per avere un parere. Poi per fortuna ci sono anche gli ‘haters’ che comunque continuiamo a ringraziare. E’ grazie a loro che va avanti la baracca”.
Senti “Barlow” ma tu durante una reaction a “Cono Gelato” hai distrutto uno schermo. “E che non si può? Era di ‘Fada’. Sai quando ascolti una canzone così…”. E anche qui… censura. Dalla “Dark Polo Gang” passiamo a “Murubutu”. Ho visto che avete organizzato un bellissimo incontro con lui… Risponde “Barlow”: “Spesso ci dicono che noi parliamo solo di ‘trash’. Noi invece il ‘trash’ lo analizziamo e cerchiamo di dare ai ragazzi una chiave di lettura. Quando invece facciamo le interviste serie facciamo 1/5 dei numeri. E’ la gente che allora vuole il ‘trash'”.
Com’è questo “mondo del rap” visto dall’interno? “E’ come il wrestling – spiega “Barlow” – Grandi atleti ma… è tutto organizzato. E’ tutto un grande show. Un giorno si dissano e poi la sera dopo mangiano insieme. Noi cerchiamo di essere super partes. Quando parliamo di un nostro amico lo mettiamo subito in chiaro nei video. Anzi a volte non siamo clementi proprio perché è un nostro amico. Cerchiamo sempre di essere sinceri”. Capitolo Young Signorino. Avete detto: “E’ la fine della musica”. “No, in realtà è l’inizio…” dice “Fada”. “L’inizio della fine” lo interrompe “Barlow”. “Fada” poi inizia un ragionamento tortuoso: “Sai lui ha partorito delle…”. Ma anche qui… censura. “Quando arrivi a fare quelle canzoni – spiegano – poi puoi fare solo meglio. Infatti dopo Young Signorino la qualità è migliorata mostruosamente”. “Un po’ – spiega “Barlow” – abbiamo contribuito al rialzo. Non per tirarcela” C’è stata quindi una evoluzione della musica trap? Risponde “Barlow”: “La trap è un bellissimo genere se fatta col cervello. E soprattutto con sincerità e amore”. “Fada” è d’accordo: “Hanno sonorità sicuramente più innovative”.
Tra i rapper più giovani quali vi piacciono di più? “A parte quelli che spingiamo noi – dice “Barlow” – cioè la ‘Madame’ e ‘Yem’, direi ‘Quentin40’…”. “Fada” vota “Quentin40”: “Io sono fan di ‘Quentin40’. Scrive bene, scrive rap e ha la fotta”. Cos’è l’Arcade Army? Risponde “Fada”: “E’ una etichetta curata da ‘Eiemgei’, uno dei migliori producer in circolazione. L’etichetta spinge i ragazzi giovani e promettenti come ‘Madame’ e ‘Yem’. Sono giovani promettenti che come ‘Quentin40’ meritano tanto. L’etichetta è di ‘Eiemgei’ ma si chiama ‘Arcade Army’ in nostro onore perché siamo amici. Cerchiamo di dare spazio a realtà che a volte fanno fatica. ‘Madame’ è di Vicenza. ‘Yem’ è dell’Emilia Romagna”. “Purtroppo – conclude “Barlow” – se non hai vestiti giusti, la cerchia giusta e le scarpe giuste… semplicemente non arrivi”. E qui la censura non serve.
Ovviamente in realtà nessuna parte dell’intervista è stata censurata. Forse.