LONDRA – Paul McCartney ha ammesso in un’intervista al quotidiano britannico “The Times” che a far sciogliere i Beatles non fu colpa di Yoko Ono, la vedova di John Lennon. E lei , la diretta interessata, l’artista giapponese oggi ottantenne, ha manifestato “sorpresa”, ma anche “gratitudine” nei confronti di Paul, un tempo considerato il suo nemico numero uno per aver ammesso appunto che la fine dei Beatles, nel lontano 1970, non fu colpa di quest’ultima.
Intervistata dal quotidiano britannico ‘The Times’, Yoko Ono non ha nascosto che rimase sbigottita nell’apprendere che, a detta di Paul, “certo non fu Yoko a provocare la rottura, non penso le si possa imputare nulla, John se ne sarebbe andato comunque” dai Fab Four.
“Rimasi sotto choc”, è stato il commento della signora Lennon. “Pensai, ‘E lo dice soltanto adesso, dopo quarant’anni?'”. Poi però riconobbe che quelle parole comunque “facevano onore” all’antico rivale. “Nell’ambiente che il mondo ha creato per noi”, ha sotolineato, “non deve essere proprio stato facile affermare una cosa del genere per Paul”.
La stessa Yoko, del resto, ci ha pensato un po’ su prima di dare atto a McCartney della sua ‘confessione’: quest’ultima era infatti contenuta in un’intervista che il baronetto rilasciò più di un anno fa all’emittente satellitare ‘al-Jazira’.