Concerto di Capodanno 2013, Vienna e Venezia fanno gli auguri con Verdi

Concerto di Capodanno 2013, Vienna e Venezia fanno gli auguri con Verdi (foto Lapresse)

VIENNA – Un capodanno nel segno di Giuseppe Verdi: per la prima volta negli oltre 70 anni di gloriosi Concerti di Capodanno nella sala d’oro del Musikverein a Vienna, i Wiener Philarmoniker fanno gli auguri con Verdi. Tra valzer variegati e briose polke, geometriche quadriglie e sbrigliati galop a Vienna debutta il più italiano dei compositori in onore del bicentenario della sua nascita. Verdi, dunque, come magico trait d’union tra la mitteleuropa dell’austro-ungarico e odiato Franz Joseph e del famigerato generale Radetzky e ciò che resta del nostro eroico Risorgimento.

Quel Verdi, sostanzialmente snobbato alla Scala di Milano, che ha appena inaugurato la sua stagione con ”Lohengrin” di Richard Wagner, suscitando lo sdegno di quanti hanno voluto leggere in una simile scelta il segno di una crisi d’identità dell’Italia. Tanto che Andrew Clark sul Financial Times si è schierato contro la scelta di aprire la stagione con un’opera wagneriana invece che con Verdi: trattandosi della Scala, tempio della lirica italiana e teatro di Verdi.

Identità invece ampiamente e compiutamente riconosciuta alla Fenice di Venezia, dove si è tenuta l’altra grande manifestazione lirica di inizio anno, che ha celebrato l’arrivo del 2013 al suono di Va pensiero e del brindisi della Traviata.  Un omaggio quindi alle musiche del compositore di Busseto, che hanno monopolizzato il concerto veneziano, con l’unica concessione per la Sinfonia n.2 di Cajkovskij. Le rivalità tra Vienna e Venezia, storicamente accomunate da imperial-asburgici legami di sangue, nel 2013 si sono attenuate proprio nel nome di Verdi, il più italiano dei compositori o, se si preferisce, il musicista più amato dagli italiani specie in clima di recenti memorie unitarie post-risorgimentali.

Ma la scelta austriaca assume valore simbolico tanto più se si ricorda che proprio a Vienna Giuseppe Verdi diresse al Kärntnertortheater, un tempo importante teatro lirico, la prima esecuzione di una delle sue opere (Nabucco) fuori dai confini patrii. Tra l’altro i musicisti da lui diretti in quell’occasione furono i Wiener Philharmoniker, appena fondati, di cui apprezzò lo spirito innovativo. Verdi entra a sorpresa, davvero eccezionalmente accanto al “rivale” Wagner, nel programma tradizionalmente leggero delle musiche della famiglia Strauss, dei Lanner, dei Suppé. E in Verdi aleggia l’ influsso viennese nella musica dal balletto del Don Carlo: ”Sembra che Verdi fosse stato ispirato da Johann Strauss”, dice Welser-Moest.

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