ROMA – Conchita Wurst, la drag queen con la barba, non è solo la vincitrice dell‘Eurovision Song Contest di Copenhagen, il vecchio Eurofestival, ma è anche “il futuro europeo”, “la fine dell’Europa”. E’ quanto sostengono molti politici russi, che hanno definito la kermesse musicale “una parata gay europea” e paventano per tutti coloro che si avvicina alla non omofoba Europa un futuro “senza uomini né donne”, ma solo con transgender e travestiti.
Questo perché il messaggio di Conchita, all’anagrafe Tom Neuwirth, austriaca di 25 anni, è arrivato forte e chiaro:
“Tutti dovrebbero potere vivere la loro vita come la vogliono, fin tanto che nessun altro viene ferito o limitato nella sua vita”, sostiene, Questo premio è dedicato a tutti coloro che credono in un futuro di pace e libertà. Siamo uniti e siamo inarrestabili”,
ha detto lanciato su Twitter l’hashtag #weareunstoppable.
Il concetto è stato ribadito dal presidente austriaco Heinz Fischer, che ha persino definito il trionfo della connazionale “non soltanto una vittoria per l’Austria, ma innanzitutto per la diversità e la tolleranza in Europa”.
Ma a Mosca non la pensano così. Il vicepremier russo Dmitri Rogozin ha twittato:
“Il risultato di Eurovision ha mostrato ai sostenitori dell’integrazione europea il loro futuro: una donna barbuta”.
Il politico nazionalista russo Vladimir Zhirinovski c’è andato giù ancora più duro:
“È la fine dell’Europa. Loro non hanno più uomini e donne, hanno “questo””.
Eppure Conchita ha le idee chiare:
“Amo essere un ragazzo nella mia vita privata. Mi travesto per divertirmi, lo vivo come un’espressione artistica. È solo l’illusione di essere una donna, non voglio affatto cambiare sesso. Mi sento parte della comunità gay, ovviamente, ma sto ricevendo molto affetto e supporto da ogni tipo di persona”.
Non dai russi, e nemmeno dalla sfidante italiana al contest, Emma Marrone, arrivata ventunesima su ventisei partecipanti: “Senza la barba, ha detto la cantante lanciata da “Amici”, non avrebbe alcuna chance, siamo seri”.
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