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Coronavirus, i Backstreet Boys e la reunion virtuale per cantare I Want It That Way

ROMA – I Backstreet Boys, quindi, in ordine sparso, Nick Carter, Howie Dorough , Brian Littrell , AJ McLean e Kevin Richardson, hanno cantato, naturalmente a distanza, in collegamento e dalle proprie abitazioni, I Want It That Way.

Una esibizione, quella dei Backstreet Boys, messa evidentemente in piedi per cercare di alleviare la quarantena dei fan della band sparsi per il globo.

Il video, d’altronde, non è andato malissimo sui vari social. Ma questo era scontato vista la popolarità passata e evidentemente ancora presente dalla boy band.

Fonte: Instagram, YouTube.

Ma quanti siamo in quarantena, in quanti stiamo a casa, nel mondo?

C’è chi ha provato a fare qualche calcolo.

Sono oltre 3,38 miliardi le persone nel mondo, parliamo di 78 paesi in totale, sottoposte ad una qualche forma di restrizione nel tentativo di contrastare la diffusione del coronavirus. Lo calcola la Afp ad oggi con riferimento ad un suo database.

Più di tre miliardi di persone che, nello stesso tempo, stanno, più o meno a casa. 

Si tratta di circa il 43% del totale della popolazione mondiale (ovvero quasi quattro persone su 10) che, secondo un calcolo al 2020 delle Nazioni Unite, conta 7,79 miliardi di persone.

Le prime restrizioni sono state adottate alla fine di gennaio nella provincia cinese di Hubei e nella città di Whuan, dove l’epidemia ha avuto origine, ma lo scorso 18 marzo le misure interessavano già 500 milioni di persone. Cifra questa raddoppiata entro il 23 marzo arrivando ad un miliardo, salendo poi a due miliardi il giorno successivo fino ad interessare oltre tre miliardi di persone nel mondo il 25 marzo.

Ad oggi, domenica 29 marzo, quindi sono 3,381 miliardi le persone – in almeno 78 paesi e territori – cui viene chiesto di rimanere a casa. La maggior parte – almeno 2,45 miliardi di persone in 42 paesi e territori – sono sottoposte a confinamento obbligatorio. 

Fonte: Ansa.

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