Coronavirus, morto Luca Targetti, ex direttore artistico della Scala di Milano Coronavirus, morto Luca Targetti, ex direttore artistico della Scala di Milano

Coronavirus, morto Luca Targetti, ex direttore artistico della Scala di Milano

Coronavirus, morto Luca Targetti, ex direttore artistico della Scala di Milano
Coronavirus, morto Luca Targetti, ex direttore artistico della Scala di Milano (Foto Ansa)

MILANO  –  Lutto nel mondo della cultura. E’ morto di coronavirus Luca Targetti, ex direttore artistico del Teatro alla Scala e agente di molti artisti. Aveva 62 anni ed era ricoverato in ospedale. 

Laureato in Architettura al Politecnico di Milano, aveva studiato pianoforte e solfeggio alla Scuola Musicale di Milano e canto con la professoressa Carla Castellani, come si legge nella sua biografia ufficiale.

La Scala ha voluto rendergli omaggio con un messaggio firmato dal sovrintendente Dominique Meyer, dal direttore musicale Riccardo Chailly e da tutti gli artisti e i lavoratori del Teatro, insieme alla direzione e allo staff dell’Accademia Teatro alla Scala: “Luca Targetti è stato Responsabile delle compagnie di canto del Teatro alla Scala per tredici anni a partire dal 1997 e poi Responsabile dei rapporti internazionali dell’Accademia prima di tornare con successo all’attività di agente con cui aveva iniziato la carriera. La sua competenza e sensibilità, la diplomazia e il senso dell’umorismo, la sempre limpida correttezza e generosità hanno fatto di lui un punto di riferimento per direzioni artistiche, artisti celebri e giovani talenti che ha accompagnato nei primi passi della carriera, ma anche per tutti coloro che lavorando in teatro hanno apprezzato insieme la sua professionalità e la sua allegria”.

Questo il ricordo di Dominique Meyer: “È stato un mio amico per più di vent’anni. Ci vedevamo regolarmente quando partecipavamo alle giurie dei concorsi di canto e ogni volta restavamo a parlare a lungo: Luca sapeva sempre unire serietà e divertimento. La sua scomparsa è una perdita importante per il mondo dell’opera, ma oggi pensiamo in primo luogo al dolore delle moltissime persone che lo hanno conosciuto e sono stati suoi amici”. (Fonti: Facebook, Teatro alla Scala)

 

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