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“Eccesso di carico”: ecco perché il palco di Jovanotti crollò a Trieste

di admin |17 Maggio 2012 15:11

Francesco Pinna

ROMA – Eccesso di carico. Questo il motivo per cui il palco di Jovanotti è crollato il 12 dicembre scorso. Un incidente in cui è morto Francesco Pinna, studente e lavoratore regolarmente assunto. La perizia depositata dalla Procura e richiesta dal pm Matteo Tripani ha riscontrato errori di progettazione. Questo il parare dell’ingegnere Franco Curtarello, nominato dalla procura per la perizia sul palco del Pala Trieste. Gravi responsabilità sarebbero imputabili anche ai direttori dei lavori di montaggio del palco, che hanno ignorato i pericolosi scricchiolii della struttura durante il montaggio. Il pm ha contestato a progettisti, costruttori e montatori 3 ipotesi di reato: concorso in omicidio colposo, disastro colposo e lesioni gravi.

L’enorme ponte sostenuto da 5 colonne, il “support ground”, è crollato rovinosamente sotto il suo peso. Il crollo è avvenuto mentre l’argano stava sistemando il sistema di pesi e contrappesi dell’allestimento del palco, quando la struttura ha ceduto. L’ingegnere Curtarello sostiene nella perizia che l’implosione della struttura sia stata causata dal peso eccessivo delle apparecchiature fissate su di essa e della struttura stessa. La colpa sarebbe di una progettazione non conforme.

La Procura, dopo la perizia di Curtarello, ha messo sotto inchiesta Sergio Mazzolini, Stefano Piscitelli, Giorgio Ioan, Ermenegildo Corazza, Maurizio Salvadori, Egidio Conte, Franco Faggiotto, Andrea Guglielmo, Horatiu Marginean, Nicusor Facalet, Cristinel Profir, VasileDenes Dorel. Loro i progettisti, costruttori, montatori ed organizzatori che per il pm Tripani sono responsabili della morte di Pinna, del collasso della struttura e delle lesioni gravi subite da altri 8 giovani rimasti feriti durante il crollo.

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