Dj Aniceto: “Achille Lauro è il nuovo Satana. La musica Trap va fermata”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Febbraio 2019 - 19:48 OLTRE 6 MESI FA
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Dj Aniceto: “Achille Lauro è il nuovo Satana. La musica Trap va fermata”

ROMA – Dj Aniceto, uno dei dj italiani più impegnati nel sociale, già membro della Consulta Nazionale degli operatori ed esperti per il Dipartimento per le politiche antidroga a Palazzo Chigi e guru dei sani valori nei programmi tv di Piero Chiambretti, continua a scagliarsi contro Achille Lauro.

Secondo il dj la canzone intitolata ‘Rolls Royce‘ presentata a Sanremo 2019 è un vero e proprio inno alla droga.

Aniceto, che ha scritto ai Ministri Salvini e Fontana per eliminare Achille Lauro dal Festival di Sanremo, è ritornato sul tema anche sui suoi social: “Droga, soldi facili. Individualismo e zero pensieri. Il nulla pericoloso di cui si nutrono gli adolescenti. Ecco quello che propone la trap music. Ecco quello che propone #achillelauro il nuovo Satana osannato dalla Rai, Fermiamo la cultura della morte della musica trap!”.

“Sono curioso di sentire quello che pensa Salvini su questa vera e propria colonna sonora di una morte annunciata! Vado contro Achille Lauro e a tutti quelli che hanno a che fare con il mondo dei giovani che quotidianamente continuano a scherzare con grande superficialità su tutte le sostanze stupefacenti” – ha affermato Aniceto – trovo veramente scandalosa l’osanna ad Achille Lauro in tutti i programmi Rai. almeno la Rai un’ente pubblico pagato da tutti noi dovrebbe salvaguardare i nostri adolescenti. trovo gravissimo il messaggio che si vuole far passare. Sono da sempre contro la musica trap, che tramite doppi sensi inequivocabili inneggia sempre alla droga al guadagno facile ed al poco rispetto verso le donne. Veri e propri inni che per spirito di emulazione potrebbero essere imitati da parecchi giovani. Mi occupo di queste problematiche quotidianamente e non posso proprio stare zitto E SPERO CHE CHI LA PENSA COME ME SI UNISCA AL MIO GRIDO DI ALLARME! La musica è sinonimo di vita e non di morte! E a nessun cantante dev’essere permesso di cantare cose disdicevoli” La canzone in oggetto andrebbe censurata. Dovrebbe esserci più autocontrollo sui dischi che riguardano il dramma droga e se questo non bastasse anche un maggior controllo da parte degli editori”.