Elodie: “Facevo la cubista. Sono coatta. Ho spaccato telefonini e mani”

Elodie, Ansa
Elodie: “Facevo la cubista. Sono coatta. Ho spaccato telefonini e mani” (foto Ansa)

ROMA – Intervistata da Vice, Elodie parla della sua infanzia e della sua adolescenza: “Sono nata e cresciuto a Quartaccio. Qui ci sono famiglie di tutti i tipi, famiglie che spesso fanno fatica. In casa io avevo la muffa che occupava metà parete, abbiamo dovuto togliere i termosifoni. Eravamo tutti uniti, con i nostri problemi. Sono sempre stata molto orgogliosa del posto dove sono cresciuta”.

“Mia padre – racconta – è un ex musicista, ha suonato per strada per tanti anni”, dice, “Mi vergognavo del fatto che mio padre lavorasse per strada, mi sentivo giudicata. Mio padre era libero, alla fine ci vuole anche coraggio. Questa cosa mi ha aiutato a fregarmene veramente poco di quello che pensa la gente”.

Elodie ha poi maturato lo stesso pensiero su sua madre (con un passato da cubista): “Il destino si diverte, perché poi ho fatto la cubista anch’io. Quando avevo scoperto di mia madre mi ero arrabbiata. Mi sembrava una cosa da poco di buono. Mi ero fatta inglobare dai pregiudizi”.

“Sono coatta – rivela – Ho spaccato telefonini e mani. Tu non ti devi permettere di pensare che perché sono lì sopra allora mi puoi toccare o io poi verrò a casa con te. La borgata mi è servita molto da questo punto di vista”. I genitori si sono separati quando lei era molto piccola: “Avevo 8 nove anni. C’era violenza a casa, non si sono separati bene. Avevo una sorella più piccola, cercavo di essere protettiva. Ero molto incazzata, pensavo che sarebbe stato giusto preservarmi”. 

“Amici? Maria non ha mai strumentalizzato la mia storia. Per me è stato terapeutico, non avevo altro pensiero se non cantare. Ho imparato a darmi delle regole, che non avevo mai avuto”. 

Fonte: Vice.

Gestione cookie