ROMA – Priscilla, la ex moglie di Elvis Presley, ha rivelato che il Re del Rock si è tolto consapevolmente la vita quando è morto per un attacco di cuore legato alla droga.
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La 72enne lo ha affermato in un nuovo documentario HBO, Elvis Presley: The Searcher, che ripercorre la vita dell’artista morto a 42 anni nel 1977.
L’ex moglie dell’artista, con cui è stata sposata dal 1967 al 1973 e con cui ha avuto una figlia, Lisa Marie, racconta come lei e altre persone a loro vicine non fossero riuscite a farlo smettere con le droghe, smentendo chi diceva che nessuno avesse fatto nulla per aiutarlo: “La gente nel gruppo lo faceva, ma non potevi dire a Elvis Presley cosa fare. Non potevi. Voglio dire, saresti stato fuori di lì in men che non si dica. Ci provavano ma non c’era modo di riuscirci”.
Secondo Priscilla la dipendenza del suo ex è colpa di quel breve periodo trascorso nell’esercito degli Stati Uniti. Quando era di stanza in Germania, ai soldati sarebbe stata data della droga per restare svegli durante le manovre: “E’ così che è iniziata”.
A dicembre sono stati scoperti degli appunti di Elvis per il suo amico e manager Joe Esposito, dai quali trapela che il cantante era depresso: “Sono stufo della mia vita” e “Ho bisogno di un lungo riposo”, si legge.
L’artista diceva anche di non essere “in grado di riprendersi dalla perdita di Priscilla”, “il più grande errore della mia vita”. Uno degli appunti era datato gennaio 1977, sette mesi prima che morisse.
Rick Stanley, fratellastro di Elvis, ha detto a Radar Online: “La nota manoscritta sembra autentica. Per me è una chiara indicazione del fatto che il suicidio era nella sua mente”.