Eros Ramazzotti, foto Ansa Eros Ramazzotti, foto Ansa

Eros Ramazzotti: “Lockdown? Non tutti ne sono usciti migliori. Quest’ estate…”

Eros Ramazzotti a Radio Due tra musica e coronavirus: “Lockdown? Non tutti ne sono usciti migliori. Quest’ estate…”

Intervistato da I Lunatici, su Radio Due, Eros Ramazzotti ha parlato un po’ di sé e della sua carriera:

“Che estate è stata per me? Una estate di operazione alla spalla e fisioterapia, mi sono imbattuto in una caduta, mi sono fatto male alla spalla destra, ho dovuto operarla, sono ancora lì a lavorare per rimetterla a posto.

Mi sono esibito all’Arena di Verona, ho giocato anche a pallone, ma l’ho fatto per aiutare il settore della musica, l’ho fatto a fin di bene.

Cosa scelgo tra estate e autunno? Dipende, non amo il caldo, a meno che uno non sia al mare. Io poi sono un tipo un po’ solitario, adoro il camino, cose così”.

Sullo stato di salute di chi sta dietro al mondo della musica:

“Il problema è generalizzato un po’ per tutti, dietro alla musica, al teatro, al cinema c’è gente che lavora, che ha famiglia, tutto quello che facciamo è per loro.

Noi artisti in qualche modo ce la caviamo, ma chi sta dietro deve lavorare, guadagnare e mandare avanti una famiglia. E’ importante dare una mano a chi è più in difficoltà”.

Su come siamo usciti dal lockdown: “Se ne siamo usciti migliori? Mah, non tutti. Non tutti ne sono usciti migliori. Purtroppo l’essere umano è abituato a certi ritmi, a certi standard, difficilmente lo stacchi da certe abitudini. Quello di cui sono preoccupato è il non rispetto per la natura e per il prossimo.

C’è molta cattiveria in giro, probabilmente dovuta anche a tutti questi mesi di stop. Bisognerebbe essere uniti sempre, tutti i giorni, non solo quando si è costretti ad essere chiusi in casa.

Se il lockdown ha fatto da detonatore all’aggressività che si vede in giro? Un po’ sì, guarda morte di Willy. Non posso pensare ci sia gente così in giro. Però purtroppo c’è, esiste, è sempre esistita e questa situazione l’ha amplificata”.

Sulla musica italiana:

“Una canzone non mia che mi sarebbe piaciuto scrivere? Ce ne sono a valanghe, io ho la musica nel sangue.

Da De Andrè a Guccini, passando per tutti i grandi cantautori, io canterei tutto. Anche Vasco e Cremonini, fino ai grandi che hanno fatto la storia della musica italiana. Da piccolo ascoltavo di tutto, dai Genesis a Gianni Morandi, a tutti i cantautori”. (Fonte: Radio Due)

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