Facchinetti-McGregor: il dj si prende un cazzotto in faccia dal picchiatore irlandese: alla sua festa, perché?

Facchinetti-McGregor: il dj si prende un cazzotto in faccia. Ora ci si diffonde sulla vita, diciamo così, spericolata del campione di MMA (arti marziali miste) Conor McGregor. E parte anche qualche congettura forse imbarazzante anche per la vittima, Francesco Facchinetti, in arte Dj Francesco.

Facchinetti-McGregor: il dj si prende un cazzotto in faccia

Si consumavano droghe nella sala d’albergo dove il picchiatore irlandese aveva organizzato la festa (lo chiede il Corriere della Sera senza ricevere delucidazioni)?

“Sono stato aggredito senza una ragione da Conor McGregor”. Sono le parole, sui social, di Francesco Facchinetti finito ko dopo un pugno ricevuto dal lottatore irlandese conosciuto ieri sera a Roma. Facchinetti ha postato sul suo profilo dei video.

Inequivocabile. Al di là di tutto (il passato turbolento di McGregor, cui è stata attribuita una mazzetta da quasi un milione di euro alla mafia locale per aggiustare una certa situazione) resta incredibile lo scatto di violenza.

Aggravato, non ci vuole molto a capirlo, dal fatto che va considerato egli stesso, le sue mani, un’arma letale. 

“Me lo ha dato senza motivo: poteva tirarlo a mia moglie che era lì con me, alle mie amiche o ad altri miei amici che erano lì. Ho scelto di denunciare perché se è andata bene è un miracolo. Le sue mani sono armi».

Poco prima la moglie dello showman Wilma Faissol su Instagram aveva raccontato l’episodio. “Doveva essere una bella serata, eravamo stati invitati in un hotel per conoscere Conor McGregor… lui era in Italia per battezzare suo figlio, ci siamo divertiti, abbiamo parlato per ore…

Dal nulla, ha tirato un pugno in faccia a francesco. Dal nulla. Per fortuna erano molto vicini, quindi non ha avuto modo di caricarlo. Poteva ucciderlo. Francesco è volato indietro, è caduto su un tavolo. Si è rotolato, è caduto su una sedia e poi per terra».

Facchinetti era fan del lottatore. “Lo abbiamo accolto come un eroe, invece è solo un bullo. Spero che paghi visto che non è nemmeno la prima volta”.

Adesso, dopo la denuncia, vuole ottenere anche le immagini videoregistrate: non era una camera privata, bensì una hall in quel caso riservata. Cosa abbia scatenato la furia di Conor è al momento un mistero. 

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