Giovanni Allevi ha la sindrome di Asperger? “Mi fa piacere avere colleghi illustri come Greta Thunberg”

di redazione Blitz
Pubblicato il 21 Novembre 2019 - 11:04 OLTRE 6 MESI FA
Giovanni Allevi ha la sindrome di Asperger? "Mi fa piacere avere colleghi illustri come Greta Thunberg"

A sinistra Giovanni Allevi, a destra Greta Thunberg

ROMA – “Mi fa piacere avere colleghi illustri come Greta Thunberg”. Così Giovanni Allevi non conferma né smentisce le voci secondo cui sarebbe affetto dalla sindrome di Asperger proprio come la giovane attivista svedese, divenuta paladina della lotta ai cambiamenti climatici.

In una intervista al settimanale Chi, il pianista non sembra crucciarsi più di tanto dell’eventualità e anzi ci scherza su. L’Asperger, come è noto, è una forma lieve di autismo, che tuttavia non presenta compromissione dell’intelligenza, della comprensione e dell’autonomia, a differenza di altre patologie classificate nello stesso gruppo. I soggetti che ne sono affetti sono persone solitarie e poco inclini al relazionarsi, ma in grado di coltivare i propri interessi con una straordinaria dedizione. Come la giovane Greta, che della sua passione per l’ambiente ha fatto una battaglia epocale, trascinando e ispirando milioni di persone in tutto il mondo. 

Non è dato sapere se anche Giovanni Allevi ne sia affetto, anche perché lui stesso racconta di aver approfondito in maniera superficiale l’argomento. “Da quello che ho letto sulle caratteristiche di questa sindrome mi sembra già chiarissimo senza bisogno di approfondire (ride, ndr)”. In ogni caso per lui sarebbe quasi un vanto: “Se così fosse – scherza – mi fa piacere avere colleghi illustri come Greta”.

Per la 16enne svedese, Allevi ammette di avere grande stima e ammirazione, sposando appieno la sua causa. “Greta? Si è fatta interprete di un’energia mondiale pronta ad esplodere e ci ha costretti a rivedere completamente la percezione nei confronti delle nuove generazioni – ha spiegato, elogiandola –  I ragazzi si sono dimostrati molto più intelligenti, profondi, lungimiranti e veloci di noi”.

Fonte: Chi