I Black eye Peas a Milano, “L’energia non muore mai”

Pronti per far esaltare il pubblico milanese nella loro unica data italiana fino a luglio, i Black Eye Peas, fenomeno pop-rap del momento, rimangono saldi e fedeli all’acronimo che dà il titolo al loro ultimo album ‘The E.n.d., the energy never dies’, cioè l’energia non muore mai.

In concerto mercoledì al Forum di Assago, prevedibilmente tutto esaurito, il quartetto di Los Angeles ha spiegato il segreto del successo che li ha portati in vetta a tutte le classifiche, vendendo quasi 36 milioni di album nel mondo: “Facciamo solo ciò che ci piace e che ci fa sentire bene – ha spiegato la cantante Fergie – non scriviamo canzoni preoccupandoci di quello che vuole la gente e siamo pronti a rischiare di non piacere, mantenendo solida la nostra amicizia”.

Prima di cercare la hit a tutti i costi, ha aggiunto Taboo, altro membro del gruppo “per noi è stato importante costruirci un pubblico di fan in varie parti del mondo perché quello che ci piace è girare in tour e fin dall’inizio sapevamo di voler andare ben oltre oceano”. Multiculturali, icone fashion e animali da palcoscenico, i Black Eye Peas hanno detto di ispirarsi molto, attualmente, “alla dance-rock fusion che ora va forte nei club e alla indie-elettronica che mettono i dj” spiega Fergie.

Ognuno di loro, parallelamente, porta avanti anche progetti solisti: “Al momento sono molto concentrata sulla band – ha detto la cantante – penso a dormire e a tenermi in forma per il tour. Però mi ritengo molto schizofrenica nei generi musicali e in futuro non escludo un disco rock, visto che sono cresciuta tra AcDc e Gun’n’Roses”. Una prova della sua poliedricità, Fergie l’ha data nella colonna sonora italiana di ‘Nine’, interpretando ‘Quando, quando, quando’: “Tony Renis è un amico e fa degli ottimi spaghetti – ha rivelato – io ho cercato di rendere l’accento italiano meglio che potevo e la mia voce ne è uscita liscia e vellutata”.

Dopo la data di mercoledì, i Black Eye Peas torneranno in Italia il 5 luglio come Head Liner dell’Heineken Jammin festival. “Amiamo scatenarci nei festival all’aperto ancor più che al chiuso – ha detto Will.I.Am, mente creativa della band – il pubblico ha un energia maggiore e c’é anche chi non è venuto per vedere noi: è come avere il vento contro, dobbiamo spingere ancora più forte”.

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