MILANO – Iron Maiden da record a Milano, alla faccia della crisi. Il concerto della ‘Vergine di ferro’, al Sonisphere Festival in programma sabato alla Fiera Milano di Rho, sforna numeri che fanno sorridere gli organizzatori: oltre 35 mila biglietti gia’ venduti nonostante i 60 euro dell’ingresso (al netto della prevendita) di questi tempi facciano soffrire molte tasche.
”Le vendite stanno andando oltre le aspettative, mai un concerto dei Maiden ha avuto cosi’ tanto pubblico in Italia” commenta Andrea Pieroni, managing director di Live Nation, promoter del Sonisphere. E alla fine, sulla desolata spianata di cemento della Milano Fiera Live di Rho-Pero, in un anno mai cosi’ povero di festival rock (saltano un giro l’Heineken, il Gods of metal e Rock in Idrho), potrebbero arrivare, si pronostica, quasi in 40 mila.
Il gruppo capitanato da Bruce Dickinson sta portando in giro per l’Europa il Maiden England World Tour, spettacolo che rispolvera il tour del 1998 seguito alla pubblicazione dell’album Seventh son of a seventh son e finito nel Vhs (ai tempi il dvd non c’era ancora) Maiden England. Con una scaletta che attinge a piene mani dal loro disco più ‘prog’, il primo in cui comparvero le tastiere (col mal di pancia di qualche fan), e si ferma ai primi anni 90 di Fear of the dark, l’effetto amarcord non poteva non fare breccia nel cuore, nostalgico nonostante le borchie, di tanti metallari.
”Ci sono i giovani che non hanno avuto la possibilità di vedere quel tour e sono attratti per un pezzo di storia. Per i vecchietti di 40-50 anni invece è l’occasione per un tuffo nel passato” scherza Pieroni. E se non bastasse ai fan, Dickinson ha promesso ”un grande lightshow, una nuova scenografia, varie incarnazioni di Eddie (il mostro-mascotte della band) e un sacco di momenti pirotecnici”. Prima dei Maiden suoneranno in sei: tra loro i Megadeth, vecchia gloria un po’ appannata del trash, e i Mastodon, uno dei gruppi in ascesa della scena metal del terzo millennio.