Laura Pausini: il giallo di “Inedito” e la denuncia all’ex chitarrista

Laura Pausini (Foto LaPresse)

ROMA – A pochi giorni dall’uscita del disco di Laura Pausini “Inedito” i militari della Guardia di finanza di Milano hanno sequestrato file illegali dell’album della cantante non ancora uscito. Ci sono sospetti anche sull’ex chitarrista della cantante, Gabriele Fersini, denunciato per violazione della legge sui diritti d’autore.

Sull’uscita dello stesso Fersini dal gruppo ci furono diverse polemiche. L’allontanamento del chitarrista, sul quale sono in corso accertamenti, che accompagna la Pausini era stato oggetto di un animato dibattito tra i fan della cantante, alcuni dei quali l’hanno accusata di avere licenziato Fersini per dare più spazio al fidanzato, Paolo Carta, anch’egli chitarrista.

Ma la stessa cantante durante la presentazione mondiale dell’album, trasmesso in esclusiva streaming su Tgcom, aveva smentito questi rumors e aveva precisato: “Avevamo un’idea diversa di questo spettacolo live da affrontare e ci siamo ritrovati anche amareggiati, così abbiamo deciso di non collaborare più. Non so cosa gli passa per la testa in questo momento perché non lo sento più. Comunque succede, ho cambiato tanti musicisti in questi anni”.

Alla conferenza stampa organizzata dalla Guardia di Finanza in cui è stata illustrata l’operazione chiamata “Inedito” era presente anche il manager della cantante, Riccardo Benini il quale ha pubblicamente ringraziato i militari del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano per l’attività svolta con il coordinamento del pm di Milano Ferdinando Esposito.

“Laura avrebbe voluto essere presente – ha detto Benini – ma non ha potuto esserci per ringraziarli personalmente”. Dell’album “Inedito” erano stai messi in Rete tre brani che sono stati rimossi. Qualora l’operazione fosse continuata, avrebbe causato danni per milioni di euro alla cantante. Fersini e un’altra persona, che non appartiene invece all’entourage di Laura Pausini, sono stai denunciati per violazione della legge sui diritti d’autore che prevede sanzioni per oltre due milioni di euro. Nell’operazione sono stati sequestrati due personal computer, due notebook, 32 cd rom e 22.500 file musicali immessi abusivamente in rete.

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