Maneskin, l’attacco di Steven Wilson dei Porcupine Tree: “Sono terribili. Prenderli seriamente è dura”

Le parole del cantante dei Porcupine Tree: "Per chi è cresciuto sentendo i Led Zeppelin, i Pink Floyd o i Black Sabbath, ascoltare gruppi come i Maneskin o i Greta Van Fleet e prenderli seriamente è dura perché sono una copia scadente di quel che erano gli altri".

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Luglio 2022 - 13:17 OLTRE 6 MESI FA
Maneskin, l'attacco di Steven Wilson dei Porcupine Tree: "Sono terribili. Prenderli seriamente è dura"

Maneskin, l’attacco di Steven Wilson dei Porcupine Tree: “Sono terribili. Prenderli seriamente è dura” (foto Ansa)

Steven Wilson, cantautore, produttore e musicista leader della rock band britannica Porcupine Tree se la prende con i Maneskin:

“Maneskin? Sono terribili. Certo – dice in una intervista al Corriere della Sera – è fantastico per l’Italia ed è sempre positivo quando una band fa conoscere ai ragazzi chitarre e batterie, vorrei solo che fossero un po’ meglio. Per chi è cresciuto sentendo i Led Zeppelin, i Pink Floyd o i Black Sabbath, ascoltare gruppi come i Maneskin o i Greta Van Fleet e prenderli seriamente è dura perché sono una copia scadente di quel che erano gli altri. I Maneskin sono molto meglio dei Greta che sono una specie di versione boy band degli Zeppelin, ma non sarebbe bello se arrivasse qualcuno di un po’ più creativo e ispirato?”.

Proprio in questi giorni i Porcupine Tree stanno presentando il nuovo album.

“La musica di oggi è TikTok”

“E’ contenuto social. Come fai a fare musica in 15 secondi? Noi non ci riusciamo. Ci sono delle nuove band, ma il rock ha fallito nel reinventarsi per troppo tempo – sostiene Wilson -. È ormai diventato virtualmente invisibile nel mainstream, dove l’urban è completamente dominante, ed è diventato un genere di culto, come è successo al jazz nella seconda metà del Novecento. Non dico che sia una brutta cosa, anche io se fossi un ragazzino sarei più interessato a Billie Eilish o a Taylor Swift che al nuovo disco degli Iron Maiden o dei Foo Fighters. Ma ho scoperto tante nuove rock band valide negli ultimi 20 anni? La risposta è no”.

“La nostra è la situazione ideale”

“A pensarci la nostra è la situazione ideale – sottolinea l’artista 54enne -. Non ci senti nelle radio o in tv, non scendiamo ad alcun compromesso, eppure abbiamo lo stesso un pubblico numeroso. Quando la gente ci scopre, diventa quasi evangelica nei nostri confronti e credo che in parte sia proprio perché capisce che il marketing non c’entra nulla. Certo, la nostra fanbase è grande in termini relativi, non siamo mica i Foo Fighters o i Metallica, ma considerato che abbiamo passato la nostra carriera a fare esattamente quel cavolo che volevamo, scelgo questo rispetto ad avere davanti 100mila persone”.