Morgan: “Non mi pento di nulla”

Morgan

”Sono pericoloso perché faccio innamorare tutti, uomini e donne, e questo capita perchè sono spontaneo, autentico. Sono uno, nessuno e centomila”. Comincia così la seduta psicanalitica di Marco Castoldi, il ‘Morgan’ delle cronache e della musica, ospite di Chiara Gamberale nel programma di Radio2, ‘Io, Chiara e l’Oscuro’. L’intervista shock su Max che gli costo’ l’esclusione dal Festival di Sanremo, ”la rifarei – dice – Rifarei tutto quello che ho fatto. Se l’ho fatto vuol dire che era inevitabile. Io vivo solo il momento”.

Ammette: ”L’intervista di Max è stato un errore, la partecipazione da Santoro è stato un’errore, il modo in cui l’ho fatto è stato un errore. Quindi dipende soltanto da me, ho sbagliato”. E ancora, ”mi sono sentito inadeguato, rivedermi non mi è affatto piaciuto, però purtroppo rifarei anche questo. Io posso soltanto essere così, devo prenderne atto”. Si definisce ”estremamente sensibile e molto innamorato, in questo momento”. Lei si chiama Monica Riva, ex gieffina ora prima donna del Bagaglino.

”E’ bellissima, sono convinto che questa relazione non sia fatta solo di attrazione reciproca. E’ un’amicizia, una collaborazione”. Dall’amore di oggi a quello di ieri, Asia Argento, che, continua Morgan, ”cavalca l’onda e dice cose senza senso, inclassificabili e assolutamente incomprensibili. Tutte puttanate. E’ strano che proprio lei che mi ha conosciuto bene dica queste banalità, io non lo avrei mai fatto. Ancora sono allibito”, ovviamente riferendosi alle dichiarazioni sulla sua ambiguita’ sessuale.

Spiegare il perché della lettera al presidente Napolitano. ”Mia figlia è stata portata all’estero senza chiedermi il permesso ed io ho scritto al Quirinale perché il Tribunale sembra non essere in grado di fare nulla, sempre sotto il giogo di alcune prepotenze. Ho scritto al Presidente, ma senza pretesa di una risposta – continua Morgan – anzi, sapendo benissimo che non rispondera’, che non deve rispondermi, proprio perche deve occuparsi di questioni pubbliche e non private, per queste ci sono i tribunali. La mia era una specie di denuncia”.

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