Nathalia Romanenko, la pianista allieva di Rostropovich riscopre la musica classica “meno tetra”

PARIGI – Riscopre la musica classica meno tetra e meno seriosa e incanta i teatri parigini. La pianista ucraina Nathalia Romanenko, 32 anni, si racconta e descrive il suo progetto in divenire, da allieva di Mstislav Rostropovich.

Nata in Ucraina, è cittadina praticamente francese e vive a Parigi dopo aver mosso i primi passi a cinque anni in musica nella scuola municipale di Kiev. Quando parla di Rostropovich, il celebre violoncellista, dice al Corriere della Sera: «Fui sorpresa, ero tentata di abbracciare il domestico, vestito in modo più elegante, invece Rostropovich si fece riconoscere conducendomi subito agli strumenti, non c’era tempo da perdere» .

La sua forza sono i concerti “talk show”,quelli in cui interagisce con il pubblico. In Italia ha suonato assieme al collega pianista Sandro De Palma, ha eseguito a quattro mani brani di Liszt, Respighi, Brahms, Glinka Balakirev, Schubert, Donizetti e Ravel, un «Voyage Voyage de Liszt en Europe».

«Se l’opera è piena di divi, personaggi eccentrici e provocanti, la musica strumentale invece richiama ancora l’immagine dell’eremita chiuso nella sua stanza con il suo strumento — dice Nathalia al Corriere della Sera —. A me non piace il tono serioso che la musica classica ha assunto nel corso dei secoli. Liszt e Mozart erano dei bon vivant, presentavano musica nei saloni, durante splendide feste: oggi la presentazione delle loro opere è troppo austera, senza colori» . E ancora: «Vorrei portare un po’ di luce, vedere che succede se si permette allo spettatore di provare emozioni che oggi associa ai concerti rock. Mozart o Liszt possono essere ascoltati con un atteggiamento contemporaneo» .

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