Nino D’Angelo contro i neomelodici di oggi: “Danneggiano tutta Napoli”

Pubblicato il 9 Febbraio 2012 - 02:14 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Nino D’Angelo contro uno dei neomelodici, indagato nell’ambito di un’inchiesta sulla Camorra: canzoni come “O capo clan” di Lello Liberti “danneggiano non solo la canzone napoletana ma l’intera città, la gente, tutti i napoletani”.

Nino D’Angelo, interpellato dall’Adnkronos, ha stigmatizzato il fenomeno dei cantanti cosiddetti neomelodici, tornati alla ribalta in questi giorni, che rappresentano la camorra come fenomeno positivo. È il caso di Lello Liberti, indagato per istigazione a delinquere nell’ambito dell’inchiesta sul clan di Ercolano, che ha portato ieri all’arresto di 41 persone.

Nel testo della canzone “O capo clan”, infatti, Liberti esalta la figura del boss e rimarca la legittimità dell’omicidio di chi tradisce o si pente. “Questi non sono neomelodici -spiega D’Angelo- sono cantanti di malavita. Io sono il primo neomelodico, ma cantavo l’amore, mentre questi sono a favore di tutto quello che noi combattiamo. Non mi sento di rappresentare questi personaggi -aggiunge- che non considero neppure cantanti. Questa è gente che si mette a cantare comprando uno spazio di un’ora in una tv locale. Fenomeni da vicolo se non addirittura da singolo condominio”.

“Secondo me -conclude D’Angelo- si parla troppo di queste cose e più ne parliamo, più si conoscono. Sarebbe meglio ignorarle, non dare loro importanza, per evitare che salgano alla ribalta”.