Petruzzelli: dopo 20 anni la “Norma”

BARI – E le note di ‘Norma’, sacerdotessa figlia e amante della luna, sono risuonate nuovamente stasera sul palcoscenico del Teatro Petruzzelli: fu infatti l’ultima opera eseguita, il 27 ottobre del 1991, poco prima che l’incendio distruggesse il teatro; ‘Norma’, che da quel momento ”fu rinchiusa tra le fiamme del Petruzzelli”. A venti anni di distanza, la Fondazione Petruzzelli, nata molti anni dopo, ha riproposto lo stesso spettacolo ricostruendolo sulla base di fotografie, bozzetti, figurini e planimetrie con lo stesso direttore d’orchestra, Roberto Abbado, lo stesso regista Federico Tiezzi, lo stesso scenografo; i bozzetti sono quelli di Mario Schifano. ”Offriamo la nostra Norma – hanno detto i responsabili della Fondazione – a tutti coloro che c’erano e non dimenticano, a quelli che non c’erano, a quelli che non erano ancora nati, a quelli che hanno pianto quel giorno del ’91 e a quelli che si sono commossi quando il Teatro e’ tornato a vivere”. La storia di questa ‘Norma’ e’ lunga. Alcuni anni dopo l’incendio, nel 2007, i responsabili del teatro lirico di Bologna e Tiezzi pensarono di riproporla e nacque cosi’ una nuova edizione che in questi anni e’ andata in scena a Trieste, in Spagna a Bilbao, in Israele a Tel Aviv, e ora e’ ritornata finalmente a Bari. ‘Norma’, nella lettura che ne danno i critici musicali – ha sottolineato nel presentarla il musicologo Lorenzo Mattei – e’ ‘classica’ perche’ ha ”l’asciuttezza drammaturgica della tragedia greca”, ricorda Medea, ma e’ anche tra le prime opere romantiche sia perche’ ”si rese suscettibile di declinazioni patriottiche” sia ”nella vocalita’ dei personaggi” sia ”nell’esaltazione del binomio ‘eros-thanatos”’. A questa ricchezza di interpretazioni, l’edizione presentata stasera ne ha aggiunta un’altra che accosta il nome di Bellini al suo contemporaneo Leopardi. ”Quest’ultimo – ha detto Tiezzi – ha intrattenuto un rapporto sensuale, erotico con le parole, e Bellini con le note. Ho immaginato questo melodramma – ha continuato Tiezzi – strutturato come una serie di scatole cinesi. Norma e’ sacerdotessa, madre, vittima, eroina, e’ la politica che si impone, ma rappresenta anche i conflitti interni alla borghesia del primo Ottocento, e il conflitto tra natura e storia che arriva fino ai giorni nostri. Norma e’ tante cose: e’ un grande personaggio di un mondo che va scomparendo: dopo alcuni decenni ecco all’orizzonte Wagner, Ibsen e Strindberg”. E queste componenti intimiste vengono evidenziate da una scena astratta realizzata da Tiezzi e dallo scenografo Pierpaolo Bisleri, che ha lavorato sui bozzetti di Schifano. Il personaggio di Norma e’ interpretato da Carmela Remigio, Adalgisa e’ Sonia Ganassi, Pollione Andrea Care’, Oroveso Giacomo Prestia. Sono previste repliche venerdi’ 27 e domenica 29 maggio.

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