Phil May: morto il frontman dei Pretty Things, band leggendaria dei Sixties britannici

ROMA – Dopo Little Richiard ci lascia un’altra leggenda della musica, se pur minore. A  75 anni è morto improvvisamente il cantante britannico Phil May, fondatore e leader dei Pretty Things, una delle band storiche degli anni Sessanta in Inghilterra. 

May è deceduto al Queen Elizabeth Hospital di King’s Lynn, nel Norfolk, a seguito delle conseguenze di una grave caduta in bicicletta avvenuta ad inizio settimana. 

Il cantante è morto per complicanze derivate da un’operazione chirurgica all’anca.

I Pretty Things nacquero a Londra nel 1963. A farne parte oltre a May, il chitarrista Dick Taylor. Quest’ultimo aveva conosciuto Mick Jagger al Sidcup Art College ed aveva suonato nei Little Boy Blue and the Blue Boys insieme anche a Keith Richards.

Con l’entrata di Brian Jones, i Little Boy Blue Boys sarebbero poi diventati i Rolling Stones. 

Taylor conobbe May e insieme fondarono i Pretty Things, il cui nome del gruppo deriva dall’omonima canzone di Bo Diddley scritta da Willie Dixon.

Il gruppo passò dal R&B grezzo degli esordi dei primi due album, alla musica psichedelica.

Dopoi il singolo “Defection Grey”della svolta, nel 1968 pubblicarono “S.F.Sorrow”, opera rock anticipata solo da “Absolutely Free” di Frank Zappa, per poi passare ad un suono vicino all’hard rock.

Phil May era noto per i suoi capelli lunghissimi e per l’uso di droghe. Ammise che “S.F. Sorrow” era stato inciso grazie all’uso dell’lsd.

Negli anni recenti, la band si era riunita nella formazione originale per alcuni concerti nella formazione originale (Dick Taylor dopo “S.F.Sorrow” aveva lasciato i Pretty things ndr) ed aveva suonato anche in Italia.

Si erano sciolti definitivamente solo nel 2018 con un concerto d’addio a cui hanno partecipato anche David Gilmour e Van Morrison.

Anche David Bowie era un grande fan dei Pretty Things. Nell’album “Pin Ups”, il Duca Bianco aveva inserito “Don’t Bring Me Down” e “Rosalyn”, due successi incisi dai Pretty Things tra il 1964 e il 1965 (fonte: FanPage, Enciclopedia del rock anni’60). 

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