Povia, accuse di razzismo: “Kyenge? Finiremo in mano ai cinesi”

Povia, accuse di razzismo: "Kyenge? Finiremo in mano ai cinesi"
Povia, accuse di razzismo: “Kyenge? Finiremo in mano ai cinesi” (Foto Lapresse)

ROMA – “Il ministro Kyenge? Finiremo in mano ai cinesi”. Per questa ed altre affermazioni, Giuseppe Povia, quello che cantava di piccioni e bambini che fanno “oh”, è stato accusato di razzismo. Il cantante è finito nella bufera che si è alzata nelle ultime settimane, da quando il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge, ha cominciato la sua battaglia per lo ius soli.

Le accuse di razzismo sono giunte in seguito ad alcuni post su Facebook in cui il cantante si sarebbe detto preoccupato per la tutela degli italiani con un ministro che “si prende a cuore i problemi degli extracomunitari dandogli la precedenza“. Poi, per non lasciar spazio a fraintendimenti, ha aggiunto: “L’Italia deve essere gestita da italiani“.

Infine, quasi in crescendo, ha concluso: “Di questo passo, il nostro Paese potrebbe un giorno finire in mano ai cinesi”. Immediate le reazioni degli utenti su Facebook che già in altre occasioni lo avevano bollato di omofobia per altri commenti apparsi sul suo profilo.

Anche stavolta il post incriminato è stato prontamente rimosso. Dal canto suo, l’artista si è difeso così: “Il mio pensiero non è razzista, sono gli altri che hanno la coscienza sporca”.

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