Si parla spesso delle richieste bizzarre delle band dal vivo o in tour: ma sono davvero richieste bizzarre? Be’, in alcuni casi indubbiamente sì, ma in generale l’immagine della rockstar stravagante abituata al lusso e a uno stile di vita “sex & drugs & rock’n’roll” è per l’appunto solo una questione di immagine… Quando si redige un contratto per un live o per un tour, c’è di norma una sezione aggiuntiva, detta “rider”, in cui il management dell’artista richiede puntigliosamente ogni singola necessità tecnica e logistica: dal parcheggio per gli eventuali camion o furgoni alle specifiche per il montaggio del palco e di eventuali scenografie, dalle luci necessarie per la realizzazione dello show alla quantità e al tipo di alloggio richiesto per la band e per le maestranze coinvolte.
I rider a volte sono talmente dettagliati da raggiungere dimensioni notevoli, anche perché tengono memoria di qualsiasi inconveniente capitato in precedenza per assicurarsi che non avvenga di nuovo. Il rider dei Van Halen nel 1982 superava le 50 pagine. Per essere certi che il promoter locale leggesse tutte le parti importanti, i Van Halen inventarono allora uno stratagemma: inserire una richiesta assurda o non realizzabile. Se il promoter la soddisfaceva o comunque li contattava per discuterne, allora si poteva star certi che avevano letto attentamente ogni parte del contratto.
Nello specifico, i Van Halen chiesero che nel camerino della band ci fosse un assortimento di M&M’s, ma che non doveva essercene neanche una marrone! Pare che quello sia stato l’inizio di una pratica poi divenuta comune, che spesso ha trasformato i rider delle band famose nel peggiore incubo degli organizzatori di concerti. Gli Slayer, ad esempio, arrivarono a chiedere 50.000 api vive, un vassoio per i sandwich che ricordasse un pentagramma e sopratutto 100 capre da macellare e un macellaio halal…
Tutti speriamo che il promoter locale abbia capito che si trattava di uno scherzo che giocava col nome della band! I Wonder Years, band americana ingaggiata per una data in Inghilterra, inserirono per scherzo nel rider una fornitura di una specifica bevanda americana fuori produzione da anni. Una solerte addetta dello staff andò addirittura a cercare gli ingredienti con cui era fatta per procurarsi la bevanda più simile possibile e scoprire, solo dopo essersi scusata con la band, che si trattava di uno scherzo. In genere però i rider contengono richieste molto più ragionevoli anche per quanto riguarda i camerini e l’alloggio.
La richiesta più frequente riguarda la frutta, a volte esotica, a volte già sbucciata, a volte accompagnata dalla specifica che nel camerino ci devono essere dei coltelli. Molti richiedono bevande specifiche e, soprattutto nel caso dei britannici, marche di tè. Capita che per alcuni tour la richiesta si faccia più complicata, con menù precisi per colazione pranzo e cena per ogni singolo giorno e, a volte, per ogni singolo musicista. La richiesta di Jeff Beck di avere sedie senza braccioli nel proprio camerino non apparirà così strana a chiunque abbia imbracciato una chitarra: provate a suonarla, magari per riscaldarvi prima di salire sul palco, su una sedia con braccioli!
I Jane’s Addiction specificavano nel loro rider che l’autista che li portava in giro doveva avere la patente e il veicolo doveva essere assicurato… possiamo immaginare quali esperienze li abbiano segnati al punto di decidere che queste cose dovevano essere specificate per iscritto! C’è poi da considerare l’età che avanza e la fatica di un lungo tour: Peter Gabriel chiedeva una massaggiatrice con stile hippie in grado di sostenere un massaggio di un’ora. Alcune richieste, indubbiamente, appaiono molto più stravaganti, come i Queen che una volta richiesero un ring per la lotta nel fango. O i Rolling Stones, fra gli altri, che richiedevano un biliardo.
Amy Winehouse voleva un camerino a parte per le sue parrucche, mentre Alice Cooper chiedeva una stanza nel suo hotel con temperatura specifica costante, per ospitare il pitone che a volte si portava dietro… Be’, che c’è di strano? Anche Elton John ha chiesto una stanza extra, ma per la sua collezione di occhiali! Possiamo immaginare che la necessità della stanza in più fosse legata ad altre esigenze, ma come resistere all’opportunità di farla diventare invece una cosa divertente?
Ci tengo a precisare che in tutti questi casi, e in quelli citati in seguito, si tratta spesso di notizie trapelate, voci di corridoio. Raramente i rider vengono resi pubblici, come d’altra parte i contratti. Tra il serio e il faceto, dunque, andiamo a vedere alcune richieste bizzarre che ho selezionato per voi, sempre tenendo presente che si tratta in fondo di un pretesto per ascoltare buona musica!
Prince, Purple Rain
Sulla scia dei Van Halen, Prince una volta chiese di avere in camerino solo M&M’s nere (non saprei neanche se esistono…). Parlando di M&M’s, d’altra parte, anche i Monkees le avevano richieste, ma per loro dovevano essere solo quelle alla mandorla. Ingaggiato per suonare in un festival, Prince richiese che il suo camerino fosse costruito tutto viola e che una limousine lo trasportasse per i 25 metri che separavano il camerino dal palco. Nel camerino, inoltre, tutto doveva essere imballato in plastica trasparente fino all’arrivo dell’artista, che avrebbe tolto la plastica da solo.
Ozzy Osbourne, No More Tears
Ancora M&M’s… i Van Halen hanno proprio fatto scuola! Una volta Ozzy Osbourne chiese di averne in camerino, ma stavolta solo quelle marroni, in quantità sufficiente a riempire un bicchiere da brandy. Inoltre, in genere richiede bombole di ossigeno e un medico con accesso all’ospedale più vicino per le emergenze. Forse l’età si fa sentire?
Jack White, I’m Shakin’
Anche per Jack White le richieste più singolari riguardano il cibo. Il chitarrista dei White Stripes non vuole vedere una sola banana in tutto l’edificio e inserisce nel rider istruzioni precise con la ricetta per preparare il guacamole come piace a lui.
AC/DC, Jailbreak
Nel 2008, gli AC/DC chiesero nei camerini due alberi in vaso, vivi, di un’altezza adeguata all’altezza della stanza. Non so se si trattasse di uno scherzo o di una richiesta vera, o se magari fosse uno stratagemma per non avere camerini con soffitti troppo bassi… ma se io fossi stato l’organizzatore avrei cercato quei maledetti alberi pur di averli dal vivo!
Florence and the Machine, Free
Non è così frequente che le richieste contenute nei rider vengano divulgate. Ma nel 2011 in un’intervista ai Clement Marfo & the Frontline, che avevano fatto da spalla ai Florence and the Machine, vennero fuori alcuni particolari. Pare che la cantante Florence Welch sia una maniaca della pulizia: dopo che lo staff aveva pulito il camerino quattro volte, lei insistette che non era abbastanza pulito! Inoltre, nel camerino tutto doveva essere nero, dalle cannucce ai tovaglioli, fino alle tende.
Iggy Pop, The Passenger
Iggy Pop, come gli AC/DC, è certamente una rockstar di livello mondiale e può ben permettersi di fare richieste eccentriche! In questo caso, però, è palese che si tratta di una burla… Il cantante ha richiesto in camerino un imitatore di Bob Hope e sette persone molto basse vestite come i sette nani di Biancaneve. Il rider aggiungeva che, se non fosse stato possibile, l’artista si sarebbe accontentato di una danzatrice del ventre…
Red Hot Chili Peppers, Can’t Stop
Se vi aspettate qualcosa di piccante dal rider dei Red Hot Chili Peppers, potreste rimanere delusi… o forse sorpresi. La band di Flea, infatti, sembra che in genere richieda una stanza, vicino ai camerini, dedicata alla meditazione. Le pareti della stanza devono essere dipinte di un colore scuro, ma preferibilmente non blu… Non saprei dire perché questa avversione per il blu, ma se il risultato è che poi suonano come nel video, credo che ci si possa stare, no?
Guns’n’Roses, Rocket Queen
Nel 1987 i Guns’n’Roses registrarono un album fenomenale, che divenne presto una pietra miliare del rock, in un periodo in cui era raro trovare un bel disco di rock. Divennero subito famosi, un fenomeno planetario, e anche loro si adattarono alla moda delle richieste stravaganti nel rider. Axl Rose chiedeva un’anguria cubica… ben più strano di semplice frutta esotica! Inoltre, nel suo camerino dovevano esserci sei lampade, sette tipi di formaggi, un tappeto e due barattoli di miele a forma di orso, oltre a decorazioni con rose rosse e bianche.
Bjork, Possibly Maybe
Le richieste di Bjork sono in genere molto più modeste. Direi che, proprio come ci si aspetterebbe, lei è più un esempio della rockstar salutista. Infatti, nel suo rider si specifica che il camerino dell’artista deve avere una generica “atmosfera accogliente” e che ci deve essere a disposizione un massaggiatore, un agopunturista o un riflessologo.
Pat Metheny, Last Train Home
L’organizzatore di un concerto di Pat Metheny al Teatro Petruzzelli di Bari mi raccontò una volta della richiesta assurda con cui ha dovuto fare i conti. Non so esattamente di che anno si tratti, ma immagino inizi degli anni Novanta. Il rider prevedeva che sul palco ci fosse una cucina a gas funzionante per tutta la durata del montaggio, del soundcheck e del concerto, fino allo smontaggio, in modo che il cuoco personale di Pat Metheny potesse preparargli qualsiasi cosa all’occorrenza. Ovviamente il Petruzzelli è un teatro storico, e per di più di legno… Non era assolutamente possibile posizionare una cucina a gas sul palco. Così iniziarono lunghe trattative con il management, che alla fine accettò di avere la cucina montata nel cortile adiacente.
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