Pussy Riot, l’accusa chiede tre anni. Madonna le difende: “Sono contro censura”

Nadezhda Tolokonnikova (Lapresse)

MOSCA – Tre anni in un campo di lavoro per teppismo motivato da odio religioso: è la richiesta di condanna del pubblico ministero per le tre giovani musiciste della punk band Pussy Riot accusate per la loro provocatoria “preghiera anti Putin” nella cattedrale di Cristo Salvatore, lo scorso febbraio. Anche Madonna, come molti altri vip internazionali della musica leggera, è scesa in campo a favore delle tre giovani musiciste: “Spero che il giudice sarà clemente e che saranno presto liberate”, ha detto davanti ai giornalisti la pop star, che stasera si esibirà allo stadio Olimpiski di Mosca nella prima delle due tappe russe della sua tournee (il 9 agosto sarà a San Pietroburgo).

I fan delle Pussy Riot attendono però una presa di posizione durante il concerto, che coincide con le fasi finali del processo. Intanto Madonna, assente dalla Russia dal 2006, ha aperto nella capitale il suo Hard Candy Fitness Club. Per Nadezhda Tolokonnikova, 22 anni, Ekaterina Samoutsevitch, 29, e Maria Alekhina, 24 il rischio è alto. Il procuratore ha contestato alle imputate il reato di teppismo per motivi di odio religioso, il disturbo dell’ordine pubblico e l’offesa al sentimento religioso, con l’aggravante della premeditazione. Il rappresentante dell’accusa, inoltre, ritiene che le tre giovani siano socialmente pericolose. Il massimo della pena prevista era di sette anni. Ora la parola passa agli avvocati delle parti lese.

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