Sanremo. Il ripescaggio salva il principe, ma l’Ariston lo fischia ancora

Antonella Clerici

Fischiati, contestati, ma alla fine ripescati. Il canto patriottico del trio Pupo-Emanuele Filiberto-Luca Canonici, “Italia amore mio”,  nella terza serata di giovedì 18 febbraio, è stato salvato dal ripescaggio, ma l’Ariston non gradisce e dalla platea si levano ancora fischi e urla di protesta.

Oltre al trio viene riammesso anche il ragazzo di “Amici”, Valerio Scanu con la sua “Per tutte le volte che”, mentre tra i giovani vanno in finale  Tony Maiello con “Il linguaggio della resa” e Jessica Brando con “Dove non ci sono ore”. Proprio sulla quindicenne si apre una nuova polemica. Antonella Clerici ieri sera ha sforato con i tempi e la giovane cantante non si è potuta esibire dal vivo perché il regolamento del Festival proibisce ai minori di salire sul palco dopo la mezzanotte.

Al posto della performance sul palco dell’Ariston, la conduttrice ha lanciato il video di una prova in cui la giovane cantante appariva tra l’altro senza trucco. Ma la soluzione non è stata tra le più azzeccate: «È un scandalo, non è possibile – ha commentato a caldo il presidente della Fimi Enzo Mazza -. Tutti sanno che c’è questo problema, si poteva spostare un Big. I giovani vengono trattati come gli ultimi reietti della musica italiana. Nella serata della musica italiana si dimostra che i giovani non contano niente. Una serata rovinata», ha concluso.

Ma la terza serata oltre a mettere in mostra la faccia più spietata della gara, quella dei ripescaggi, è stata anche una serata di festa e di omaggi a questo Festival che compie 60 anni.  Per questo Antonellina in apertura, avvolta in un abito dorato, ha salutato la neomamma Giorgia, che ieri 18 febbraio ha messo al mondo in casa il suo primogenito Samuel, ha ringraziato il pubblico per gli ascolti e ha dato il via alla festa di compleanno della kermesse.

La prima a entrare in scena, dalla platea, è Elisa che accenna “Luce” con cui la cantante di Mondragone vinse il festival nel 2001. Elisa sceglie di rendere omaggio a “Canzone per te” di Sergio Endrigo, vincitrice nel ’68. Ma tra i momenti più emozionanti della serata il duetto Mannoia-Elisa che hanno reso omaggio a Mia Martini intonando “‘Almeno tu nell’universo”, basato sul contrasto di stili tra i toni più riflessivi della Mannoia e l’acrobatica originalità di Elisa.

Il vero salto all’indietro lo regala Carmen Consoli che canta “Grazie dei fiori”,  brano vinse il primo festival di Sanremo, con la stessa Nilla Pizzi, che a canzone già iniziata entra in scena tra gli applausi del pubblico. A lei viene consegnato il Premio Città di Sanremo. A ricordare invece un altro grande della canzone italiana, Domenico Modugno, ci pensa Riccardo Cocciate  cantando “Nel blu dipinto di blu”.

L’emozione sfiora la lacrimuccia, soprattutto sul viso della Clerici, quando Francesco Renga, dopo aver interpretato “La voce del silenzio” e “L’immensita”, chiudere la sua apparizione con “Angelo”, il brano che lo portò alla vittoria all’Ariston nel 2005, e lo dedica alla figlioletta di Antonella, Maelle.

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