SANREMO – Festival di Sanremo 2015, seconda serata. Le pagelle dell’Ansa.
Nuove proposte:
KUTSO – Elisa – Non si può non provare simpatia per una band che dichiara: “Vogliamo rovinare il festival di Sanremo”. Divertenti, sgangherati, mettono gli anni passati a suonare nei club al servizio di una canzone dall’allegria volutamente sgangherata. Una ventata di energia nell’atmosfera romantico familiare dell’Ariston. Vanno avanti. 7
KALIGOLA – Oltre il giardino – Diciassette anni, si presenta con il nonno a dirigere l’orchestra, Giorgio Rosciglione, uno dei grandi del contrabbasso del jazz italiano e una garanzia di qualità. Un funk rappato con una raffinata partitura d’archi a fare da contrappunto. 6 alla voce 7 all’arrangiamento
ENRICO NIGIOTTI – Qualcosa da decidere – Nigiotti mette insieme nuovo cantautorato con esigenze più pop che lo mettono in linea con la musica del festival. E passa il turno. 5
CHANTY – Ritornerai – Un talento. Una voce r&b che si muove già con agilità in un brano interessante che, come spesso è accaduto al festival, non passa il voto della giuria. 7
I big:
NINA ZILLI – Sola – Un omaggio a Nina Simone e alla storia di quella black music che è il terreno preferito da Nina Zilli che ha affidato la direzione (e la produzione del nuovo album) a Mauro Pagani. Uno dei pochi momenti lontani dalla melodia romantica. 7
MARCO MASINI – Che giorno è – Una ballatona romantica in stile Masini. Non è più disperato, non è più tempo di vaffa ma continua a cantare come se quel vaffa gli continuasse a scappare. 5
ANNA TATANGELO – Libera – “Libera come una nuvola che si dondola nel vento” è una delle frasi simbolo di questo Sanremo in versione romantica. D’altra parte non è dalla Tatangelo che ci si possono aspettare sorprese. 5
RAF – Come una favola – Fa piacere vedere Raf tornare al festival. Un maestro del pop elegante alle prese con l’emozione e un brano che non è uno dei suoi capolavori. 6
IL VOLO – Grande Amore – Ribollono le ugole in questo trionfo kitsch. Le agenzie di scommesse li danno per favoriti alla vittoria, l’Ariston si è abbandonato all’entusiasmo che da tempo suscitano in America. Il Volo sta al pop come gli Anania stanno alla famiglia. 5
IRENE GRANDI – Un vento senza nome – Un altro dei ritorni importanti di questo festival. Il suo è uno dei pochi testi non dichiaratamente romantici, il pezzo però sembra non totalmente espresso. 5
LORENZO FRAGOLA – Siamo Uguali – Fa tenerezza e paga l’emozione del suo debutto su un palco così importante. Ha un seguito enorme e uno stile melodico che ci si aspetterebbe da quelli del cast con un anagrafe diversa. 6
BIGIO E MANDELLI – Vita di inferno – I Soliti Idioti riempiono la casella dei comici in gara. Forse consapevoli che il pubblico si aspettava qualcosa di più piccante, hanno tradito le promesse e hanno cantato la parola C…ni. Che nel festival per famiglie è quasi rivoluzionario. 5
BIANCA ATZENI – Il solo al mondo – Un emergente ammessa alla gara dei Campioni che ha un brano di Kekko Silvestre dei Modà perfettamente sovrapponibile ad altri in gara. 5
MORENO – Oggi ti parlo così – Moreno si è anche messo lo smoking (che dev’essere stata la cosa più difficile che ha fatto oggi) per venire a Sanremo dove ha presentato la sua nuova versione pop. 6
Gli ospiti:
BIAGIO ANTONACCI – E’ tornato a Sanremo come super ospite, con la sua proverbiale e naturale empatia e un look molto “fashion”, con smoking senza calze e camicia a scacchi. Ha cantato il medley di rigore con i suoi successi e , con un certo coraggio, ha reso omaggio al Pino Daniele di “Tu dimmi quando”. 6
CHARLIZE THERON – Per una volta tutti d’accordo uomini e donne: Charlize Theron è un incanto. Solare, rilassata, simpatica, star senza prosopopea, ha trasformato un’intervista in un bel momento di televisione, parlando anche di Mandela, che non guasta mai. 8
CONCHITA WURST – Sul piano musicale sembra una fan de Il Volo, “Heroes” il brano che ha cantato all’Ariston è davvero brutto. Ma impagabile la scenetta con Carlo Conti che le ha chiesto chi era il personaggio ritratto in un grande tatuaggio sulla schiena. La risposta è ovvia: la mamma!