Sanremo: Raphael Gualazzi, un talento in ascesa

Pubblicato il 19 Febbraio 2011 - 01:03 OLTRE 6 MESI FA

SANREMO – Raphael Gualazzi che ha vinto stasera nella categoria giovani del festival di Sanremo con ‘Follia d’amore’, vincitore anche del premio della critica Mia Martini, è un talento in ascesa. Ha già suonato nei circuiti internazionali, dagli Stati Uniti alla Francia.

Gualazzi è nato ad Urbino l’11 novembre 1981, ha alle spalle studi di pianoforte al Conservatorio Rossini di Pesaro. La sua musica nasce dalla fusione della tecnica Rag-time dei primi anni del ‘900 con la liricità del Blues, del Soul e del Jazz nella sua forma più tradizionale. Le sonorità  tipiche del pre-jazz e dello stride-piano di Scott Joplin, Jelly Roll Morton, Fats Waller, Art Tatum e Mary Lou Williams, il blues di Ray Charles e Roosevelt Sykes vengono attualizzate da Raphael Gualazzi con uno stile personalissimo dove la tradizione convive con le influenze più innovative di artisti eclettici come Jamiroquai e Ben Harper.

In questi giorni è uscito ‘Reality and Fantasy’, il suo secondo album con cui è entrato nella Sugar, la scuderia di Caterina Caselli che conferma ancora una volta il suo infallibile fiuto. L’album vede la partecipazione di arrangiatori di livello internazionale come Vince Mendoza e Fio Zanotti e ospiti come Gilles Peterson, il dj fondatore della Talkin’ Loud che è  una delle menti dell’acid jazz, e Fabrizio Bosso fuoriclasse indiscusso della tromba che lo ha accompagnato sul palco dell’Ariston.

”Ho avuto la fortuna di essere il produttore artistico del mio disco e quindi mi sono potuto permettere di dare corpo al mio amore eclettico per la musica”, ha spiegato Gualazzi durante un incontro in questi giorni a Sanremo, in cui ha proposto una travolgente versione stride di ‘Caravan’ di Duke Ellington oltre a ‘Follia d’amore’. ”Il jazz e la canzone possono convivere ma nella mia musica c’è molto forte il senso del live” ha aggiunto.

Per uno che si è  formato sulla grande tradizione della black music e del jazz adoperare l’italiano non è un fatto scontato. ”Sono un partecipante italiano – ha detto – per scrivere i brani esistono dei parametri tecnici da rispettare per dare corpo alle varie emozioni che si legano ai vari brani”. Raphael Gualazzi l’otto marzo comincera’ dall’Auditorium Parco della Musica il suo nuovo tour.