The Clash: 45 anni fa il debutto della band di Joe Strummer e Mick Jones, uno degli album basilari del punk inglese

The Clash, il primo album dei Clash, uscì l’8 aprile 1977, 45 anni fa esatti. Si tratta di una delle date fondamentali della storia del punk inglese e non solo. E’ allo stesso tempo una data importante perché segna il debutto discografico di una delle band più importanti della storia del rock.

The Clash, l’album omonimo della band fondata da Joe Strummer e Mick Jones

Viene pubblicato infatti il primo album che porta lo stesso nome del gruppo fondato da Joe Strummer e Mick Jones. Una musica aggressiva, veloce e potente con una carica politica esplicita, ispirata alla realtà vissuta nelle case occupate dal movimento degli Squatters e nelle strade di Notting Hill. 

Allora, in quel quartiere londinese vivevano soprattutto gli immigrati giamaicani che affrontavano quotidianamente la durezza della Polizia, delle condizioni ai limiti del segregazionismo. E proprio in quelle strade i Clash avevano iniziato ad ascoltare il reggae, genere musicale che avrà un’influenza enorme sulla band già dal primo album (vedi la cover di “Police and Thieves” di Junion Murvin e Lee “Scratch” Perry). 

“White Riot”, “London’s Burning”, “I’m so Bored of the Usa” e le altre

Il brano manifesto del disco è “White Riot”, ma dentro ci sono anche “London’s Burning”, “I’m so Bored of the Usa” e già citata cover di “Police and Thieves”.

Oltre che per la carica politica, i Clash si distinguono da subito dalle altre band perché formati da due frontmen. Uno era Joe Strummer che in realtà si chiamava John Graham Mellor, (Strummer deriva da strumming, il termine usato per definire il modo di suonare le corde della chitarra nell’accompagnamento), l’altro era Mick Jones. Si trattava di una coppia formidabile perché composta da due personalità molto diverse una dall’altra ma perfettamente complementari sul piano artistico. Non per niente quando le differenze tra i due si acuirono la band implose.

Al basso c’era Paul Simonon, un uomo dalla personalità fortissima, nonché uno dei sex symbol dell’epoca, un vero e proprio “Rude Boy”, in senso letterale, ma anche da intendere non a caso come citazione del movimento dei ragazzi dei ghetti della Giamaica. “Rude Boy” è il titolo del bellissimo docu film sui Clash realizzato nel 1980.

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