NEW YORK – “iTunes è un vampiro digitale che succhia il sangue ai musicisti”. Pete Townshend, storico chitarrista dei The Who, non usa mezzi termini per protestare contro il servizio musicale offerto da Apple. Secondo il musicista, infatti, iTunes “genera profitti senza dare agli artisti i benefici che ottenevano sotto i publisher musicali e le label”.
Townshend se la prende anche con il file-sharing e accusa Internet di aver “distrutto il copyright così come lo conoscevano gli artisti”. E in particolare, come riporta la Bbc, accusa il colosso di Cupertino di non sostenere chi fa musica offrendogli i vantaggi di cui godeva prima che il settore crollasse.
A questo proposito il chitarrista suggerisce una serie di provvedimenti per aiutare cantanti e gruppi musicali. Tra questi anche l’utilizzo da parte di Apple di una ventina di “scopritori” per guidare i musicisti emergenti, e anche un sostegno finanziario e di marketing ai migliori talenti. Dal gigante dela tecnologia per ora nessuna replica alle parole infuocate di Townshend.
Parole di fuoco che ha riservato anche ai singoli consumatori. “Sarebbe meglio se gli amanti della musica trattassero quest’ultima come il cibo, e pagassero per tutto, invece di farlo quando è più comodo”, dice l’artista. E ancora: “Perchè gli amanti della musica non possono semplicemente pagare per la musica invece di rubarla?”. Non sono mancate le polemiche: “Ci è stato offerto un servizio, perchè non dovremmo usarlo?”, risponde a tono un ragazzo sul Web.