Usa. Governo vuole vendere le onde radio di Broadway utili agli artisti

NEW YORK, STATI UNITI – Il governo statunitense vuole vendere le onde radio che aiutano gli artisti di Broadway a cantare meglio. Le frequenze usate dai cantanti e dagli attori di teatro, ma anche da rock star e reverendi passando per gli allenatori della Nfl, fanno infatti gola alla Federal Communication Commission (Fcc), che vorrebbe metterle all’asta e ricavare potenzialmente miliardi di dollari, visto che queste sono ricercate anche alle societa’ high tech per la trasmissione di dati per smartphone e tablet.

Broadway e’ in rivolta contro la possibilita’ di dover accontentarsi di frequenze di minor qualita’. E fa sentire la sua voce come lo hanno gia’ fatto i produttori di microfoni senza fili che, aleggiando l’icona ‘made in Usa’ di Bruce Springsteen, hanno chiesto alla Fcc di ripensarci. Ma le autorita’ americane, appoggiate dal Congresso, non sembrano voler tornare sui propri passi: le frequenze sono una proprieta’ pubblica e i titolari dei teatri di Broadway e non solo hanno gia’ goduto finora di un accesso privilegiato.

Solo dalla prima asta delle frequenze l’obiettivo e’ raccogliere almeno 7 miliardi di dollari, che serviranno – afferma la Fcc – alla realizzazione di reti di comunicazioni pubbliche piu’ sicure a livello nazionale. I produttori di Broadway pero’ non si arrendono: lo spostamento dei microfoni senza fili su nuove e diverse frequenze, o su un nuovo spettro, rischia di compromettere la qualita’ del suono, mettere in pericolo gli attori o avere trasmissioni pessime perche’ gli smartphone usano le stesse frequenze.

Dello stesso tono le critiche della Nfl, la lega del football americano, che in una lettera ha chiesto alla Fcc di non toccare le onde: ”Abbiamo ricevuto di recente numerose lamentele sulle interferenze nei microfoni senza fili durante le partite, rendendo difficile per gli allenatori interagire con i propri quarterback”. E una lamentela della Nfl potrebbe creare problemi alla Fcc, vista la passione degli americani per il football e la ricchezza della lega.

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