Vasco Rossi agli operai: “Non ne possiamo più dei governi”

Vasco Rossi (Lapresse)

BOLOGNA, 2 NOV – ”Ma se questo paese sta andando a rotoli allegramente o meno non è colpa mia… io sono un musicante … Quelli che il calcio è una trasmissione e quelli che vomitano siamo noi che non ne possiamo più dei ‘governi’ di questo paese”. Commento finale di Vasco Rossi in un post pubblicato sul suo profilo di Facebook.

Lo spunto è ”La ‘fabbrica dei dischi”’ che ”minaccia di chiudere…” e il riferimento è probabilmente alla Ims, azienda che produce e commercializza cd e dvd, fra cui quelli del cantante, di Caronno Pertusella (Varese) a rischio chiusura dopo la richiesta di messa in liquidazione decisa dalla proprietà. Ieri il sindacato Al Cobas-Cub ha annunciato che il rocker incontrerà i lavoratori.

”E’ come se chiudesse la fabbrica dei sogni… – ha scritto ancora Vasco – gli operai rischiano di perdere il lavoro… e chiedono aiuto a me che canto dentro nei dischi… Qualcuno dice ‘con tutti i soldi che hai’… Certo potrei mantenerli forse per sei mesi… Poi saremmo di nuovo da capo… I ‘miei’ soldi sarebbero finiti e io… potrei contare certo su un piatto di minestra a casa vostra… La faccenda è seria e io ci posso fare poco… ma posso dare loro visibilita’ mantenendo viva l’attenzione… Ed è quello che sto facendo”. Poi la conclusione sul Paese che sta andando a rotoli. Nella notte Blasco aveva pubblicato la lettera ricevuta dai lavoratori.

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