Tv Sorrisi e Canzoni: lo Zecchino d’oro contro Antonella Clerici e Gerry Scotti: “Spettacolarizzano la personalità degli interpreti”

In attesa della cinquntatreesima edizione dello Zecchino d’oro che siterrà a Bologna (con diretta su Raiuno) dal 16 al 20 novembre prossimi, i responsabili del più famoso concorso canoro per bambini attaccano i talent show di Raiuno e Canale 5 Ti lascio una canzone e Io canto. Lo fanno dalle pagine di Tv Sorrisi e Canzoni nel numero in edicola martedì 14 settembre.

La direttrice del Piccolo Coro dell’Antoniano Sabrina Simoni ha riconosciuto, tra i concorrenti di Io Canto, Luana Chiaradia, una bimba che nel 2009 era allo Zecchino d’Oro: “E ci sono rimasta malissimo. A chi canta da noi auguriamo di continuare un percorso musicale, non una scalata televisiva”.

“Le nostre canzoni sono scritte per i bambini, negli altri show i piccoli si misurano con brani da adulti” dice a Sorrisi frate Alessandro Caspoli, direttore dell’Antoniano di Bologna e presidente della giuria dello Zecchino d’Oro, che rivendica la differenza rispetto ai talent show condotti da Gerry Scotti e Antonella Clerici. “Qua c’è il programma ‘dei’ bambini, là programmi ‘con’ i bambini. Cosa può capire un ragazzino di storie di amanti, tradimenti o altro… Probabilmente non fa caso al testo, e allora la sua è una semplice (sebbene ottima) esecuzione. Ma allora sembra passare il messaggio che conta ‘come’ dici una cosa e non ‘cosa’ dici”.

All’Antoniano reputano più rispettoso dell’infanzia cantare La lumaca Elisabetta che Destinazione paradiso e in generale non essere costretti a fare i grandi. “Tra i brani di quest’anno abbiamo Bravissimissima, in cui una bimba dice ‘sono già bravissima, non pretendete che diventi bravissimissima… lasciatemi giocare'”.

“E lo Zecchino d’Oro è davvero un gioco” rimarca la Simoni. Che aggiunge: “I nostri piccoli si esercitano 20 minuti al giorno per una settimana, poi sono in tv per cinque giorni con una canzone sola, gli altri show durano molto e ogni bimbo esegue vari brani: la voce si può anche stressare…”.

Frate Alessandro obietta anche che “nei talent si spettacolarizzano personalità e storie degli interpreti”. Clerici e Scotti premono troppo sul versante reality? “Dipende dagli autori dei loro show. Allo Zecchino d’Oro la Clerici sarebbe perfetta. Ma per noi la Rai spende circa 800mila euro per cinque pomeriggi, cioè, suppongo, meno che per una serata di Ti lascio una canzone. E poi” provoca scherzosamente “Scotti, che mi pare faccia tanta beneficenza, non ne farebbe anche venendo gratis allo Zecchino?”.

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