Zucchero: “Voglio tornare ad esibirmi dal vivo. Magari con meno gente” 

Zucchero Sugar Fornaciari, è disponibile da venerdì 11 dicembre “D.O.C. Deluxe Edition” il suo nuovo album che contiene sei inediti. 

Zucchero: “Voglio tornare ad esibirmi dal vivo. Magari con meno gente” 

Durante la presentazione Zucchero spiega della mancanza del palco a causa del Covid- 19: “Stavamo iniziando a fare le prove per i 150 concerti che dovevamo fare in giro per il mondo e siamo stati un po’ scioccati, ma ci siamo inventati un sacco di cose per tenere il motore acceso”.

“Non vedevo l’ora di eseguire questi brani dal vivo, perchè ci sono brani che crescono quando sono eseguiti dal vivo, perchè c’è un feedback col pubblico”.

“Voglio tornare a suonare dal vivo, suonerò anche con meno gente ma devo dare un segnale di rinascita. Dal vivo carico il pubblico, lo eccito e anche se sono stanco mi ritorna tutto, mi ridà l’emozione, e questo lo streaming non lo dà”. 

“Con sei inediti, potevo fare un nuovo disco. Ma a me piace fare dischi sempre diversi” ha spiegato Zucchero a proposito del nuovo disco.

Che aggiunge: “E quindi questo è un prolungamento di D.O.C., il prossimo sarà completamente differente, figlio di un’altra ricerca e di un altro viaggio”.

Nella “Deluxe Edition”, la versione dell’ultimo album pubblicata con sei nuovi brani, c’è anche “September” cantata insieme a Sting.

“Dire grazie a questa pandemia è oltraggioso. Ma…” 

“Dire grazie a questa pandemia è oltraggioso. Ma è grazie a questa situazione che sono stato più in contatto con artisti amici, come Sting e sono nati progetti e collaborazioni”.

Come quando ad aprile ha cantato davanti al Colosseo a Roma Canta la vita, da “Let Your Love Be Know” di Bono Vox con il testo in italiano a firma di Zucchero, o in piazza San Marco a Venezia a maggio Amore adesso!, adattamento in italiano di No Time For Love Like Now di Michael Stipe. Ma Zucchero è stato chiamato anche da Lady Gaga per il mega-concerto in streaming a favore dell’Oms.

“Lo streaming non fa per me” 

Lo streaming: una necessità in questo periodo di stop. “Ma non fa tanto per me, ho bisogno del contatto con il pubblico”, dice puntando poi il dito contro le istituzioni ree di essere poco interessate al mondo della cultura.

“Non si parla di musica, né di teatro o cinema. Eppure le manifestazioni per farci sentire ci sono state. Ma finché si considera il nostro lavoro solo un divertimento non andremo lontano”.

“Serve più attenzione e soprattutto vorrei che arrivassero alle maestranze i soldi promessi. Intanto alla mia gente penso io in prima persona fino a quando non ripartiremo”. In programma ci sono quattordici date all’Arena di Verona, tra il 23 aprile e l’8 maggio 2021, e un tour mondiale di oltre 150 date: “A metà gennaio sapremo se si potranno fare”.

Ma è la politica in generale ad averlo deluso un po’.

“Non mi sento più tanto rappresentato per quello che sono le mie origini, per l’ideologia con cui sono cresciuto. E’ tutto un po’ annacquato”. A non fare per lui neppure i social: “Stanno a me come la cravatta al maiale. Ai bacini preferisco la stretta di mano” (fonte: Ansa, Aska News). 

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