Berlusconi: pullman di volontari/coatti con 4 ore di straordinario incorporato

La manifestazione del Pdl a Piazza del Popolo

ROMA – Nella Prima Repubblica nessuno votava Democrazia Cristiana, eppure la Dc è stata per quasi mezzo secolo il partito più votato. Verso la fine della Seconda Repubblica molti, almeno una decina di milioni, votano per Berlusconi e alleati, ma anche qui, al di fuori dell’urna, non si trovano quasi mai. Tanto che, per riempire una piazza e per ingrossare le fila di una manifestazione Pdl, il centrodestra è costretto a ricorrere a figuranti e gite organizzate di uffici a spese di non si sa bene chi. Dopo le persone pagate dieci euro per stare un paio d’ore di fronte al palco, spuntano ora i dipendenti della Multiservizi, società legata al Comune di Roma, pagati per 4 ore di straordinario passate in piazza insieme a Silvio.

Non c’era una folla oceanica alla manifestazione pro Cavaliere che si è tenuta questo fine settimana a Roma. La piazza non era deserta, anzi, ma certo non c’era la folla delle grandissime occasioni. Eppure per raggiungere questo non eccelso tasso di partecipazione in piazza non si può dire che il Pdl non le avesse provate tutte: dieci euro a figurante e gita organizzata compresa. Milioni di consensi ad ogni tornata elettorale ma voti di elettori pigri e poco motivati evidentemente.

Al racconto dei dieci euro pagati ai partecipanti fatto da La Repubblica, quotidiano non amico di Berlusconi e attentissimo quindi al pelo nell’uovo berlusconiano, si è aggiunta oggi un’altra voce che tratteggia i profili dei partecipanti alle manifestazioni pidielline: i manifestanti coatti. Dove il termine “coatto” non indica la natura poco elegante del soggetto, ma la natura forzosa o quasi della voglia di manifestare. Volontari sì, ma volontari tanto quanto gli impiegati nell’azienda in cui era impiegato Fantozzi quando il “megalattico” invitava a farsi appunto…volontari e coatti.

Racconta il Corriere della Sera, in un pezzo intervista, come la società Roma-Multiservizi, una controllata Ama e presieduta da quel Franco Panzironi ora sotto processo per la parentopoli capitolina del 2008, abbia organizzato i pullman per i lavoratori che volevano testimoniare l’affetto per Silvio, e abbia anche promesso il pagamento di 4 ore di straordinario. Emiliano Civitelli, caposquadra della Multiservizi, spiega a Fabrizio Peronaci del Corriere, com’è andata.

 

“Mi scusi Civitelli, ma perché si è fatto carico di questo impegno?”

“Perché è una cosa bella, è stato un piacere andare là. Eravamo 150/200 persone, la maggior parte su due pullman da 60 posti e gli altri in metro, con la macchina”.

“Tutti operai della Multiservizi?”

“Si, si, della mia zona”.

“Chi ha organizzato?”

“Abbiamo gestito insieme all’azienda”.

“Pullman a noleggio o aziendali?”

“No, presi in affitto”.

“E chi ha pagato?”

“Ah…questo non lo so”.

“E’ stata la prima volta?”

“No, no, era già successo, Perché a me fa piacere, quando l’azienda me lo chiede sono disponibile. A queste situazioni partecipiamo per un bene aziendale, lavorativo, e un bene personale”.

“E il pagamento delle 4 ore di straordinario come funziona?”

“Be, questo… Il pagamento di 4 ore di straordinario? No, no, questo non mi risulta! Io dico sempre: c’è questo evento e facciamo una passeggiata, stiamo tutti insieme. Io la vedo così”.

“Quindi niente 4 ore pagate”.

“Su questo non posso dare spiegazioni, non lo so. Mi informerò”.

 

Prima della Multiservizi era stata la volta dei figuranti. “Ci danno 10 euro, è una miseria ma arrotondiamo la pensione da fame”, avevano spiegato alcuni sostenitori reclutati per la manifestazione organizzata dal Pdl a Roma. E a raccontare la pratica di reclutamento sono state due giornaliste di Repubblica:

“L’atmosfera è quella delle gite di scuola ai tempi delle medie, anche se la comitiva è un po’ agée. Una signora con i capelli rossi si mette il rossetto. ‘Attenzione che Berlusconi è sensibile alle donne’, le fa il passeggero seduto al suo fianco. Risposta: ‘Vorrà dire che lo bacerò in bocca, chiaramente, dietro lauto compenso’. Ilarità generale, commenti salaci. ‘Attenta però che quello c’ha la dentiera’, grida uno dagli ultimi posti. Del resto, si sa, in fondo al pullman si siedono sempre quelli più indisciplinati. Nessuno però canta, come accade in ogni gita che si rispetti. E quando arriva la proposta ‘Ora tutti insieme intoniamo ‘E Silvio c’è’, si ride di nuovo”.

 

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