Ci si è ristretto il cane: dal rottweiler al pinscher. 10 anni taglia media -25%

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Cani degli italiani, 25% più piccoli di 10 anni fa

ROMA – C’erano una volta rottweiler e doberman, ai primi posti nelle classifiche delle razze più diffuse e, soprattutto, nelle case degli italiani. C’erano e oggi sono stati rimpiazzati da chihuahua e pinscher, più piccoli e più semplici da tenere in appartamento, ma anche più di moda e non sempre più facili da gestire come si potrebbe immaginare.

In 10 anni, dal 2002 al 2012, i migliori amici dell’uomo hanno ridotto le loro misure del 25%. Ovviamente non nel senso che i dobermann di oggi siano più piccoli di quelli di 10 anni fa, ma nel senso che si sono modificati i gusti e le scelte degli italiani in fatto di cani. Nel 2002, forse anche sull’onda emotiva dell’11 settembre, forte era ancora la sensazione di insicurezza. Condizione ideale per indirizzare la scelta di chi un cane vorrebbe verso animali grandi e forti. Oggi, quella sensazione si è certamente attenuata e, contemporaneamente, ovunque appaiono immagini di divi in compagnia dei loro amici a 4 zampe, spesso nella condizione di fare capolino da una borsetta. In altre parole sono diventati di gran moda i cani piccolissimi.

Ma alla base di questa rivoluzione canina, anche delle motivazioni più profonde di quelle legate alla moda, e cioè le reali esigenze. I cani grandi non sono infatti scomparsi, resistono e sono molto diffusi in campagne e ville ma, tutti quelli che vivono in appartamento, hanno dovuto fare i conti con lo spazio a disposizione. Ed è evidente che un jack russel occupi meno spazio di un terranova.

La scelta della taglia piccola nasconde però delle insidie. Perché se è vero che il jack russel di cui sopra occupa poco spazio, è anche vero che è quello un cane particolarmente vivace. Con tutte le conseguenze del caso per pantofole, mobili e vicini dall’udito fine. Non sempre piccolo è sinonimo di semplice.

Dal 2002 ad oggi non sono cambiate le prime 3 posizioni delle razze più diffuse, occupate saldamente da pastori tedeschi, setter e labrador. Dietro di loro, l’inversione di rotta. Se nel 2002 tra le prime dieci razze c’erano dobermann, rottweiler, boxer e segugi, cani di medie dimensioni quando non grandi, oggi al loro posto compaiono jack russel e chhiuahua.

 “Dieci anni, e i migliori amici dell’uomo —scrive Vera Schiavazzi su Repubblica – sono rimpiccioliti del 25 per cento: lo dicono le tabelle di chi produce cibo, accessori e medicinali per i pet. Così il Rottweiler (45 chili e oltre) è uscito dalla classifica delle dieci razze più gettonate stilata dell’Ente nazionale della cinofilia (che raccoglie l’anagrafe dei pet più blasonati) dove pure era al quinto posto su dieci nel 2002, quando l’ansia di sicurezza appariva più forte, mentre il Jack Russell, un piccolo terrier bizzoso e aggressivo che non arriva ai dieci chili, si è piazzato al quarto posto nel 2012 e il Chihuahua (sotto i cinque chili) al sesto nello stesso anno. (…) Ma non è tutto: cresce, insieme all’età media del Paese, anche la longevità dei cani, passata da 15 a 17 anni in media (e i piccoli vivono più a lungo)”.

 Più piccoli e più longevi quindi ma, come consigliano gli esperti e gli amanti dei cani, un animale non va scelto per moda o perché il pelo s’intona col tappeto, ma va scelto col cuore e, cosa più importante, per il suo carattere. Il rischio è di trovarsi con un “topino” molto chic in borsa ma che morde chiunque gli si avvicini.

 

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