Condomini, arrivano aziende cambia caldaia. Gratis o quasi

Condomini, arrivano aziende cambia caldaia. Gratis o quasi
Condomini, arrivano aziende cambia caldaia. Gratis o quasi

ROMA – Per ora è solo disegnato, ma è un triangolo del buon governo delle cose…e dei soldi. Per ora è solo tratteggiato, ma è un disegno nel quale ci guadagnano qualcosa tutti: le famiglie che abitano nei palazzi, l’impresa privata, l’ambiente, il fisco, l’occupazione.

Il triangolo ha come suoi tre lati i condomini (intesi sia come collettività residente in immobile residenziale sia come singoli abitanti in un appartamento), le Esco (sigla che sta per energie service companies, cioè imprese dei servizi energetici) e il governo per mezzo del Fisco.

Partiamo dal lato meno noto, quello delle Esco. Sono imprese che rendono efficienti e più economiche dal punto di vista dei consumi energetici le aziende, insomma le fabbriche, i grandi uffici, i centri commerciali…L’idea è di far fare loro la stessa cosa per i condomini.

In un condominio poniamo con una trentina di famiglie, un impianto di riscaldamento centralizzato, lastrici solari (insomma tetti e terrazze) sottoposti ad usura, parti comuni che disperdono calore, impianti elettrici a norma ma desueti, arriva un amministratore di condominio appunto e propone all’assemblea dei condomini di rifare tutto: caldaia, cabina elettrica, infissi…Costo ipotetico 60 mila euro, fa duemila euro a famiglia. E’ vero che ogni famiglia risparmierà, poniamo, 400 euro l’anno sulle bollette luce-gas. Ma duemila euro qui e subito qualcuno non ce l’ha, molti non hanno voglia di spenderli e troppi hanno la sensazione che cinque anni per recuperare lo sborsato son lunghi. Quindi probabile che amministratore e assemblea e condominio si impantanino e non se ne faccia nulla.

Ma se nessun condomino dovesse tirare fuori un euro che è uno? Se arrivasse una Esco, una impresa che cambia la caldaia, la cabina elettrica, gli infissi e organizza e soprattutto paga tutto lei? Possibile? Sì, possibile. Perché la stessa Esco incasserebbe negli anni seguenti ai lavori una parte delle bollette che i condomini continuano a pagare. Il costo delle bollette cala dopo gli interventi e i lavori ma i condomini continuano a pagare lo stesso importo di prima fino a che non vanno in pari. Così la famiglia ha la garanzia di un non aumento di spesa e si ritrova con una casa che vale di più se è di proprietà e che costa di meno a mandarla avanti dopo tot anni se sei in affitto. E la Esco intasca la differenza tra la bolletta di prima e quella scontata perché l’edificio, l’immobile consuma meno energia.

E come da la Esco a fare da cassa, bancomat e anticipazione ai condomini? Come fa a pagare i lavori e a guadagnarci? In parte, in buona parte lo fa, ce la fa perché lo Stato conferma, proroga ed estende dà la possibilità di detrarre fino al 65% delle spese sostenute per ristrutturazione ed efficientamento energetico degli immobili.

Lo sconto fiscale si finanzia con il meccanismo degli investimenti che la ristrutturazione di centinaia di migliaia di immobili mette in moto. Ci guadagna l’occupazione, aumenta il lavoro nelle Esco. Ci guadagna l’ambiente, si consuma meno energia. Fanno profitti le Esco. I condomini si fanno casa nuova dal punto di vista energetico pagando per x anni la stessa bolletta di prima e poi pagando bollette scontate. Hanno insomma la sensazione di avere la caldaia nuova e più efficiente gratis.

Dovrebbe, dovrebbe tutto essere nella prossima legge di stabilità, alla voce ecobonus. Dovrebbe, se qualche diavolo non ci mette la coda.

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