A Sanremo 150 assunti.. dalla Finanza. Fornero e Cgil, altro che art. 18

Casinò di Sanremo (Lapresse)

SANREMO – Gli “spettacolari” blitz della finanza funzionano. E Sanremo ne è la dimostrazione. Dopo Cortina e Milano i commercianti della città dei fiori si aspettavano una vista delle Fiamme gialle, e così si sono messi in regola per tempo. Risultato: 150 lavoratori in nero assunti nel periodo precedente al Festival. Non era mai successo prima. Centocinquanta assunti a Sanremo dalla Finanza, altro che articolo 18, prendano nota Fornero, Camusso, Bonanni e Angeletti che di lavoro e disoccupazione stanno discutendo a Palazzo Chigi, si fa per dire ma mica solo tanto per dire.

Con buona pace di tutti quelli che hanno criticato l’eccessiva spettacolarità delle ultime, note, operazioni anti evasione della Guardia di Finanza, il nuovo “mini-blitz” nella città del Festival ha dimostrato che questa strategia funziona. L’effetto deterrente c’è. Vista Cortina, vista Milano, i commercianti di Sanremo si aspettavano una visita della Finanza, e così si sono messi in regola in anticipo. Via i lavoratori in nero, contrattualizzati, e casse in funzione a tutto spiano così, quando le Fiamme gialle sono arrivate, hanno trovato tutto in ordine, han salutato e se ne sono andate così come erano venute.

Nessuna particolare bravura dei commercianti in questione e nessun clima di terrore, come qualcuno probabilmente dirà, ma semplice effetto dei controlli. Controlli che esistono proprio per questo, paradossalmente più che per sanzionare chi viene colto in fallo. Sapere che probabilmente i controlli ci saranno spinge naturalmente a cercare di farsi trovare in regola. Nel nostro Paese, sino a ieri, chi evadeva era pressoché certo che non sarebbe mai stato scoperto. A causa proprio dell’esiguità numerica dei controlli. Sapere che c’è una possibilità su 10 o 100 mila di essere “beccati” alimenta la furbizia. Se la possibilità di ricevere la visita della finanza diventa concreta invece, la furbizia stessa suggerirà di farsi trovare in ordine. Si chiama effetto deterrente.

Così 150 ex lavoratori in nero hanno trovato un contratto, i 150 assunti dalla Finanza li si potrebbe definire. E forse anche da questo si potrebbe partire per la riforma del mondo del lavoro in discussione in queste ore. Non solo articolo 18, ma articolo 1, cominciamo assumendo chi lavora.

Ovviamente anche nella città del Festival le Fiamme gialle hanno elevato qualche contravvenzione. Non proprio tutti erano in regola. “Proprio tutto in ordine no. – racconta un ristoratore sanremese – hanno fermato un cliente fuori, gli hanno chiesto cosa aveva mangiato, quanto avevano pagato e poi hanno letto la ricevuta. Mi ero sbagliato a scrivere il totale”. Ma guarda un po’ avranno pensato gli uomini in divisa. “Così faccio risparmiare anche al cliente: pago meno tasse e tengo i prezzi più bassi”, si giustifica cercando una definizione eticamente accettabile di quella che si chiama semplicemente evasione.

“Sono arrivati in tre – racconta la proprietaria di un bar vicino all’Ariston – con la divisa e io devo essere sbiancata. Hanno voluto vedere gli scontrini che avevo emesso oggi e confrontarli con quelli che erano usciti ieri”. Metodo semplice per capire se e quanto di quello che si vende viene battuto in cassa. “Due ore prima che entrassero i finanzieri in negozio, un mio amico commerciante mi aveva fatto una telefonata: stai attenta che stanno girando dalle tue parti. E allora…”. E allora gli scontrini di giornata erano molti di più di quelli risalenti a 24 ore prima. Magie della Finanza, la “guardia”, s’intende.

 

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