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Casaleggio Italia: Macellai chiusi, centri rieducazione yoga

di Emiliano Condò |22 Dicembre 2015 13:51

Utopia Casaleggio: 30 anni se abbatti albero, no macellai…

ROMA – “Corrotti e corruttori esposti nelle gabbie sulle tangenziali nei fine settimana. Numero degli avvocati ridotti a un decimo. Tibet, Palestina e Kurdistan stati membri dell’Onu. Tabaccai, librerie e macellerie scomparsi”. A raccontarlo ci sarebbe da non crederci, si direbbe a Roma in modo leggermente più colorito, ma è vero. Sono alcune delle caratteristiche del mondo ideale che Gianroberto Casaleggio, il guru del Movimento5Stelle, ha tratteggiato nella sua ultima fatica letteraria. E l’incredibile non è, cavalcando lo stile ironico del commento che Fabrizio Rondolino ha dedicato al testo sull’Unità, che il ricciolo guru scriva. Ma che teorizzi la perfezione di un mondo al cui confronto “Pol Pot e Kim Il Sung appaiono dilettanti privi di fantasia”.

Dalle stesse colonne del giornale fondato da Antonio Gramsci, è Casaleggio stesso (nella pagina a fianco) a rivendicare la bontà di quanto scritto, ponendo qualche distinguo come il fatto che “il libro Veni, Vidi, Web (questo è il titolo ndr.) contiene scritti di miei due libri precedenti ed oggi introvabili e alcuni post pubblicati sul blog”. Come a dire che ci potrebbe certo essere qualche deficit nel legame dei vari passaggi, venendo questi da diversi lavori, ma senza nulla togliere alla bontà del contenuto finale. Ed è infatti lo stesso Casaleggio a proporre, di seguito all’incipit citato, parte del testo. Parte che merita, davvero, di essere letta.

“L’emissione di Co2 e il taglio indiscriminato di alberi sono punti con la reclusione sino a 30 anni. Tabaccai, macellerie e librerie sono scomparsi. La più grande impresa del mondo produce monopattini e biciclette. Le spiagge sono libere. I cacciatori fanno solo safari fotografici e ripongono nei nidi i piccoli caduti al suolo. Chi è sorpreso con un fucile da caccia è lasciato nudo nei boschi e braccato da personale specializzato con pallettoni di sale grezzo dall’alba al tramonto. In Spagna non si fanno più le corride. L’accesso alla banda ultralarga è un diritto universale e il telelavoro è diffuso ovunque. Il numero di avvocati è stato ridotto in Italia a un decimo e la giustizia da allora funziona. (…) Le imprese di costruzione sono state riconvertite in imprese di decostruzione. Distruggono edifici ed infrastrutture inutili. La decostruzione è diventata in pochi anni uno dei principali businnes del pianeta insieme alle opere di bonifica. In Italia le statue di Garibaldi sono state sostituite con quelle di Gandhi. (…) Non si possono possedere complessivamente mobili e immobili per un valore superiore a cinque milioni di euro. Ogni euro in più deve andare a favore della comunità. Chi si sottrae è rieducato alla comprensione in appositi centri yoga”.

Ora, il commento che Rondolino riserva al testo è a dir poco feroce: “L’esilarante utopia concentrazionaria di Casaleggio è a tutti gli effetti il manifesto del Movimento5Stelle: non perché quel programma possa essere mai realizzato, ma perché questo concentrato di sciocchezze è un distillato prezioso della confusione mentale, del pressapochismo, dell’ignoranza e dell’insindacabile rifiuto della realtà che segna fin dalle origini il partito di Grillo”, e via inasprendosi.

Ma anche volendo leggere le righe scritte dalla persona che è ed è stato il leader intellettuale del suddetto Movimento, viene da chiedersi cosa spinga un individuo a cimentarsi nell’ambiziosissima impresa di descrivere un mondo ideale. Impresa in cui le menti migliori dell’umanità, da Platone in poi, si sono cimentate con difficoltà e senza mai realizzare delle costruzioni davvero perfette. Voglia che si può spiegare, forse, con un pizzico di vanità. E poi alcuni passaggi, come quello della rieducazione nei centri yoga o le statue di Gandhi, per questi non basta nemmeno la vanità.

I centri di rieducazione yoga, i cacciatori lasciati nudi nel bosco, le imprese edili che demoliscono sempre e tutto, i macellai chiusi…noi vogliamo pensare che Casaleggio si stia divertendo, che anche il di solito cupo Casaleggio conosca l’ironia e l’arte elegante di scherzare su se stesso. Sta scherzando Casaleggio quando scrive queste cose, sta prendendo per i fondelli i critici come Rondolino. Vogliamo credere che sia così. Così non fosse, la parola agli elettori. Anche se meglio sarebbe darla agli infermieri.

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