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Bersani: per far fuori Renzi teniamoci Imu e Tasi

di Mino Fuccillo |21 Agosto 2015 13:40

Bersani: per far fuori Renzi teniamoci Imu e Tasi

ROMA – Leggete bene e leggete due volte che a prima vista non ci si crede: “La minoranza Pd avverte Renzi: sulle tasse daremo battaglia…i bersaniani mettono nero su bianco le loro obiezioni al piano di tagli del governo”. Così La Stampa (Carlo Bertini). Oppure. “Fisco nuovo fronte della minoranza dem, obiettivo uscire dal ghetto delle riforme” Così il Corriere della Sera (Alessandro Trocino). Lo scrivono in due e non resta che leggere: Bersani guida il Pd anti Renzi nell’ultima battaglia: quella contro l’abolizione dell’Imu e Tasi sulla prima casa.

Perché fieramente opporsi alla cancellazione di questa tassa sulla casa? Prima risposta del Pd anti Renzi è: perché abolire l’Imu lo voleva Berlusconi (in teoria anche Enrico Letta al governo lo voleva, Letta che pure è del Pd e pure tutt’altro che amico di Renzi, ma su questo punto l’amnesia dei bersaniani è totale). Stringente il sillogismo: se una tassa la vuole abolire Berlusconi, allora quella tassa è buona e va mantenuta.

Seconda risposta, un po’ più articolata e anche arzigogolata. Esposta, per le lunghe, da Roberto Speranza su Il Foglio. Alle corte l’argomento è che la prima casa ce l’hanno i ricchi e i poveri e che quindi la tassa sulla prima casa va tolta solo ai poveri e mantenuta per i ricchi. Nessuna concessione da parte di Speranza/Bersani alla questione, anzi al fatto che in Italia poveri e ricchi se li accerti e li identifichi per via di comportamento fiscale dichiarazione dei redditi finisci per tassare da ricchi quelli da 2.500 euro netti al mese e regalare esenzioni e sconti e no tax a milioni di non dichiaranti il loro vero reddito.

Terza risposta, da far calare le braccia: Imu e Tasi sulla prima casa non sono la prima tassa da togliere, c’è ben altro da detassare… Appunto, lo sperimentato “ben altro” che da decenni serve a mascherare il No e a impedire. Il “benaltrismo” come Alzheimer conclamato del riformismo…O come strategia ormai coerente dell’immobilismo?

Quarta risposta, quella regina: la cancellazione di Imu e Tasi sulla prima casa va bloccata o azzoppata perché così facendo si blocca e si azzoppa Renzi. Il che, come ognun sa, è per Bersani la prima misura di salvezza e salute pubblica. Bloccalo sul Senato, azzoppalo sulla scuola, attaccalo sulla Rai, colpiscilo sulle tasse: il programma è chiaro e in atto.

Quinta risposta, la più indicativa: abbassando le tasse, togliendo Imu e Tasi sulla prima casa Renzi rischia di vincere le elezioni. Appunto, come volevasi dimostrare e anche per questo rischio è il caso di impedire che tolga Imu e Tasi. Corollario: ma così si lavora perché le elezioni le perda anche il Pd. Che c’entra rispondono i bersaniani: il Pd siamo noi e non quello lì.

Conclusione: in Italia dei vari partiti di opposizione ce n’è uno che più di tutti lavora alla crisi di governo: è quello di Bersani. Tra un po’ storceranno il naso di fronte a quel moderato rinunciatario di Tsipras, sono pronti appena possibile a varare e lanciare il movimento “Una Imu val bene un Renzi go home”.

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