Fase 2, débacle per Conte: uno a Londra decide per noi. Dopo, la Fase 3, sarà peggio

Vitaliano Brancati la sua Sicilia l’ha raccontata attraverso i bar.

Chiunque conosca appena un po’ il Sud sa l’importanza che questi hanno nel Meridione.

Magari ci avrà pensato pure Jole Santelli quando, derogando alle disposizioni del Governo, ne ha anticipato la riapertura.

Ma io non lo credo.

La Fase2 evocata da Conte, ha mostrato i limiti di una azione confusa.

Terminologia inappropriata, fattispecie giuridiche indeterminate, modelli di riavvio industriale disarticolati.

Senza contare la inopportuna cessione, da parte del Governo, di una buona parte della propria potestà ad una non meglio definita Authority, guidata da un educato signore che la dirige da Londra.

Mostra la corda la recente azione di governo.

Chi lo avversa se ne è accorto.

Ed è pronto ad azzannarlo al collo.

Non lo fa solo l’opposizione rappresentata in Parlamento.

È facile infatti immaginare la telefonata di Salvini alla Santelli, per invitarla ad assumere una posizione di ferma contrapposizione alle scelte del Governo e metterlo in difficoltà.

Mentre in contemporanea, la Lega “occupa” il Senato a tempo indeterminato, qualsiasi cosa questo voglia dire.

La Calabria era la Regione che aveva applicato le disposizioni di contenimento sociale più severe sino adesso.

Come si spiega altrimenti questa giravolta?

Ma nel frattempo anche i Vescovi escono allo scoperto.

Lamentano una crisi di astinenza da Eucarestia e si scagliano contro la scelta di Conte di vietare le Messe.

Alzano tutti il tiro ormai.

Esimi giuristi pubblicano dotte ed eleganti riflessioni sulla violazione dei diritti costituzionali perpetrati a mezzo dpcm.

Renzi inchioda il Presidente del Consiglio in Senato con argomenti simili a quelli di Salvini.

Solo che ci aggiunge anche Seneca declinato direttamente in latino.

Persino Lotito adombra il sospetto che lo stop al campionato dipenda dalle straordinarie performance della Lazio che andava fermata.

E ne approfitta per assestare qualche stoccata al Governo.

La Fase2 si è trasformata in una débâcle per Conte.

Quel po’ di favore accumulato nella Fase1, è andato disperso.

La debolezza intrinseca del Governo si è mostrata in tutta la sua evidenza, svelando peraltro un certo gusto per l’auto compiacimento da parte del Premier di cui francamente faremmo a meno.

È probabile che la Fase3 riservi altre sorprese.

Non è detto siano migliori però. 

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