Giorgia Meloni spaventa Salvini che vede Palazzo Chigi col binocolo rovesciato e tira il colpo a Berlusconi

Giorgia Meloni anticipa la mossa di Salvini che ha lanciato l’Opa su Forza Italia. Perché Salvini lo ha fatto? Non credo ci voglia molto a capirlo. 

L’ascesa di Giorgia Meloni lo preoccupa, e non poco. Un’alleanza strategica con i forzisti gli assicurerebbe una maggioranza parlamentare. Che lo proteggerebbe dalla scalata alla leadership della destra che sta, con successo, tentando Giorgia Meloni.

Salvini sa che Forza Italia è un partito di plastica e l’ascesa di Giorgia Meloni lo spaventa.

Forza Italia è stato creato dai manager di Publitalia che hanno recuperato quelli delle terze e quarte file della DC e del PSI che erano scampati alle indagini milanesi.

Trasformandoli in statisti.

Ed è così che ci siamo ritrovati ministri degli Interni il sindaco d’Imperia (Scajola) oppure il portaborse di Zaccagnini (Pisanu).

Arrivarono poi in Parlamento una nutrita schiera di piduisti (come il fondatore di Forza Italia del resto) e diversi avvocati. Che le cause non le vincevano in tribunale ma ai tavolini dei bar del quartiere Prati dove erano soliti prendere il caffè anche i magistrati.

Completavano quel partito di carta prosseneti, spicciafaccende, attori, cantanti e personaggi di ogni ordine e grado. Nonché un nutrito numero di giovani donne di cui, a prima vista, stentavi a cogliere le qualità spirituali.

Molte di loro dai varietà televisivi le abbiamo ritrovate nel Parlamento (qualche volta anche con ottimi risultati come nel caso di Mara Carfagna). Oppure nel consiglio regionale della più importante regione italiana, come capitò ad una che prima faceva l’igienista dentale.

Tuttavia il Cavaliere, che tutto è stato in vita sua tranne che un liberale, è riuscito ad accreditarsi in Europa come un interlocutore affidabile. Portando Forza Italia nel gruppo europeo dei Popolari. Sostituendo cosi la componente italiana rappresentata dal partito della DC che del PPE è stato fondatore.

Giorgia Meloni respinge la proposta al mittente

Vanificata a quanto pare dal favore con cui Berlusconi l’ha accolta, la proposta di annessione avanzata dalla Lega è stata respinta al mittente dalla Meloni. Pudicamente Salvini la chiama Federazione. Ma Meloni ha capito che la sortita è l’ennesima trovata del “Capitano” per non perdere l’ultima chance di ottenere l’incarico di formare il nuovo Governo. Soprattutto se su di lui, come appare probabile, dovesse pendere ancora il processo di Palermo per sequestro di persona.

Un progetto quella della Federazione che comunque, a quanto pare dai contatti in corso, non dispiace al Cavaliere (meno ai suoi colonnelli). Ma che, se si realizzasse, collocherebbe Forza Italia fuori dal Partito Popolare Europeo.

Impossibile infatti che il partito ispirato da Adenauer e De Gasperi voglia avere qualcosa a che fare con i neonazisti di Alleanza per la Germania. E con gli estremisti di destra del Fronte Popolare di Marine Le Pen.

Un bel capolavoro per davvero per il vecchio leader Forzista.

Affidare il partito che fu di Iva Zanicchi e Mike Bongiorno a Salvini e Le Pen non è un bel modo di concludere quella discesa in campo che salvò l’Italia dai comunisti.

E solo per evitare che la leadership della destra passi dal Leghista alla Meloni.

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