Giuseppe Conte, un premier a basso profilo. Ma ora esagera

di Antonio Buttazzo
Pubblicato il 8 Luglio 2018 - 05:00 OLTRE 6 MESI FA
Giuseppe Conte, premier dal basso profilo ma esagera

Giuseppe Conte, un premier a basso profilo. Ma ora esagera

ROMA – La frequentazione di Oxford e Cambridge devono avere abituato il prof. Giuseppe Conte a coltivare un ammirevole understatement, a tenere quindi un basso profilo tipicamente anglosassone.[App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play]  Però adesso esagera. Capisco che tanto sono i suoi referenti politici a dirigere de facto la baracca, ma la sua assenza ora, è davvero imbarazzante.

È anche vero che i media hanno da subito individuato i loro reali interlocutori, ma anche cosi il presidente del Consiglio avrebbe dovuto ritagliarsi un minimo di agibilità (e di visibilità) politica. In fondo dovrebbe dirigere l’azione del Governo. Sono bastati pochi giorni per capire che non sarebbe stato altro che l’esecutore dei “desiderata” dei due maggiori azionisti di Governo.

Anzi di uno solo di loro, Salvini, l’altro, il più giovane, in impeccabile giacca e cravatta, continua a baloccarsi tra improbabili strategie di rilancio economico prive di qualsiasi copertura finanziaria (come continua a ripetergli il suo ministro del Tesoro) e tavole rotonde con pizzaioli e raider incazzati in groppa alle loro biciclette, ai quali è stato promesso tutto ed il contrario di tutto.

Intanto, al netto della guerra dichiarata da Salvini a tutti i Paesi al di qua ed al di là delle Alpi, sino a quelli sulle spiagge dell’altro lato del Mediterraneo, alle Ong finanziate dal solito Soros, nonché ai vu’ cumprà su tutti gli arenili italiani, gli unici concreti provvedimenti licenziati dal Governo da quando è in carica è la proroga della fatturazione elettronica per i benzinai ed il decreto di chiusura del camping di fronte al cimitero ove era sistemato il Tribunale di Bari.

E qui, i nodi vengono al pettine. Perché chi presiede il Governo è titolare di un autonomo potere di indirizzo dell’attività politica, oltre che di coordinamento delle attività ministeriali. Tutte cose da cui il premier si tiene prudentemente alla larga. Evidentemente non ci tiene proprio a tornare anzitempo in Inghilterra a concludere i suoi studi.